La Provincia non ha soldi per la messa in sicurezza delle strade dell'entroterra e, in particolare, per la Sp 152 Castiglione Messer Marino-Montazzoli per la quale, negli ultimi giorni, si erano registrati nuovi appelli da parte del sindaco di Castiglione Emilio Di Lizia.
Lo afferma il vice presidente della Provincia ed assessore alla Viabilità , Antonio Tavani, rispondendo al capogruppo del Partito Democratico Camillo D’Amico sulla situazione della viabilità nel Vastese.
"D’Amico - dice tra le altre cose Tavani - parla di 30 milioni di euro in cassa, che non esistono; e quando invoca lavori di manutenzione sulle strade non dice due cose: la prima è dove reperire i soldi necessari, la seconda è cosa fece per la viabilità la sua Amministrazione quando in cassa c’erano 50 milioni di euro di BOP. Quanto alla Castiglione–Montazzoli, colpita da una gravissima frana, l’abbiamo riaperta a tempo di record riducendo al minimo i disagi per gli automobilisti ed abbiamo progettato i lavori di sistemazione. La Provincia non ha soldi per l’intervento e se D’Amico sostiene che li abbiamo ci dica dove li ha nascosti oppure saranno altri a dover finanziare quei lavori".
Infine, relativamente al capitolo delle strade che D’Amico chiede di provincializzare come la Fondovalle Moro e l’ultimo tratto della Cupello–San Salvo Tavani sottolinea che "D’Amico sa bene che non esiste una provincializzazione a costo zero perché di soldi ce ne vogliono, e pure tanti, per assicurare la manutenzione, lo sfalcio delle erbe, la segnaletica, la vigilanza e tutti i lavori necessari".
REPLICA D'AMICO - "Tavani sottace che, nel consiglio provinciale dello scorso 29 Agosto, ha affermato: 'La provincia ha una salutare situazione di cassa e non riesce a spendere per il…doveroso rispetto al patto di stabilità .’ Ha, inoltre, affermato che ‘… tante opere potranno presto partire e che, molte imprese non riscuotono fino a non avviare lavori appaltati perché la Provincia ancora non onora vecchi debiti pregressi’. L’assessore Tavani non può intervenire su mie dichiarazioni pubbliche successive al Consiglio essendo risultato assente al dibattito di merito sull’esposizione e votazione dei singoli emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche. Muovo un solo un appunto conclusivo alle dichirazioni del vice presidente per un doveroso rispetto alle due richieste di provincializzazione da me avanzate ed ancora inesorabilmente bocciate: sarebbe cosa dovuta ed il costo nullo".