Precarietà diffusa e condizioni al limite dello sfruttamento completo. E' forte la denuncia della Rsu della Denso di San Salvo che questa volta focalizza l'attenzione sulla situazione dei circa cento lavoratori ''interinali'' inseriti nei quadri produttivi dello stabilimento di piana Sant'Angelo. ''Queste persone, spesso ragazzi alla prima occupazione - si legge in una nota - vivono il loro rapporto con il lavoro in una condizione molto disagiata, in parte per la natura del rapporto con la Denso, ma soprattutto per come vengono considerati e trattati dalle 'Agenzie di Somministrazione Lavoro' da cui dipendono''. Aziende che, a detta dei rappresentanti sindacali, oltre a guadagnare lautamente sul lavoro di questi ragazzi eserciterebbero su di essi pressioni e minacce continue nel caso di solidarietà o partecipazione alle iniziative sindacali insieme a tutti gli altri lavoratori. La Rsu ricorda che i lavoratori interinali non possono essere utilizzati per sostituire altri lavoratori in sciopero, nel rispetto dello Statuto dei Lavoratori, e che gli stessi lavoratori interinali hanno Diritti inviolabili quali il diritto di partecipare alla vita della fabbrica e quelli di rappresentanza sindacale, di assemblea e di sciopero''. Il documento della Rsu termina con un ammonimento: ''Qualora questi diritti vengano da chicchessia compromessi si effettua la violazione palese della legge e si ferisce irrimediabilmente la dignità delle persone. Le Istituzioni e il Parlamento devono vigilare e modificare queste situazioni al più presto perché la tanta auspicata crescita economica del Paese non può e non deve sostenere e tollerare i suddetti comportamenti che si stanno trasformando sempre più in forme evidenti di sfruttamento e di riduzione in schiavitù''.