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Prime stime di una stagione estiva 'difficile' sulla costa vastese: tra crisi economica e ragioni 'locali'

Parlano Tomei (Fab, sindacato balneatori) e Felizzi (riserva Punta Aderci)

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Primi bilanci per il turismo balneare che ha risentito non solo della crisi economica, ma anche dei divieti di balneazione installati l'estate scorsa nel tratto di mare antistante Fosso Marino, il canale che sfocia vicino al pontile.


Quest'anno i famigerati cartelli non hanno fatto la loro comparsa sul litorale vastese, ma gli echi degli scarichi a mare hanno dirottato i turisti verso altre località. I titolari degli stabilimenti balneari lamentano un calo consistente.

 

«I dati non sono affatto confortanti», attacca Cristiano Tomei, segretario regionale Fab, «parlano infatti di un calo stimato tra il 27 e il 30 per cento. C'è stata una ripresina da Ferragosto in poi, ma non è servita a riscattare una stagione deludente, nonostante il bel tempo e le tariffe che i nostri associati non ritoccano da ben tre stagioni», sottolinea preoccupato il sindacalista. Il calo della clientela ha indotto molti stabilimenti della Marina a centellinare le iniziative in favore dei bagnanti. Ne ha risentito soprattutto l'animazione: numerose le strutture che hanno ridotto drasticamente gli intrattenimenti e i balli in acqua. Chi al mare non ha voluto rinunciare ha preferito altri lidi.

 

Tra le spiagge più gettonate c'è quella di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci, la seconda più votata in Abruzzo (dopo Silvi) stando al sondaggio lanciato dal Centro. Â«Abbiamo registrato un incremento di presenze del 10 per cento rispetto allo scorso anno», osserva Alessia Felizzi della Cogecstre, la cooperativa di Penne che gestisce il parco costiero, «abbiamo avuto il pienone non solo a Punta Penna, ma anche nelle altre spiaggette della riserva, come Libertini. Le cause del boom? Sono diverse. Al primo posto la bellezza dei luoghi e l'acqua pulita, ma sulla scelta hanno contribuito anche la crisi economica, dal momento che trascorrere una giornata da queste parti non costa nulla, e l'effetto Fosso marino. Il boom di presenze, però, ha anche un risvolto negativo», prosegue l'operatrice, «l'eccessiva frequentazione rischia di snaturare la riserva e a molti visitatori tutto questo sta cominciando a fare fastidio». Oltre che dai vastesi, Punta Penna è stata presa d'assalto dai turisti del nord, soprattutto veneti. Tra i visitatori spiccano anche quelli provenienti da Pescara e da Campobasso che con un'ora di macchina riescono a raggiungere la località, meta preferita non solo degli amanti della natura selvaggia, ma anche di escursionisti, ciclisti e appassionati di wind surf visto che la spiaggetta è segnalata dalle riviste specializzate come il luogo ideale per gli sport acquatici.


Molto frequentata anche la scogliera dove la sabbia fine e dorata lascia il posto ai ciottoli. Località come Casarza, San Nicola, Canale, Trave sono state prese d'assalto come dimostrano le lunghe file di auto parcheggiate lungo la Statale 16 Adriatica.

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