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Omicidio di Albina Paganelli, il terzo indagato si difende. Per il suo legale nessun coinvolgimento

Proseguono le indagini sull'efferato delitto della vigilia di Ferragosto in via Fedro a San Salvo

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Nessuna prova. Nessun elemento a suo carico. Dopo Chelmus Gelu, anche G.G.,28 anni, il terzo giovane indagato nell'inchiesta sull'omicidio di Albina Paganelli esce a testa alta dalle indagini dei Carabinieri.

 

A confermarlo è il suo avvocato, Marisa Berarducci. «La perquisizione e gli accertamenti eseguiti sul mio cliente hanno dato esito negativo. G.G. è stato tirato in ballo senza sapere perch{ e non sappiamo neppure da chi. Al momento non è stato ancora ascoltato dal magistrato ma nel caso fosse necessario, ha dato ampia disponibilità, così come si è sottoposto senza alcun problema alla prova del tampone salivare. G.G. la notte dell'omicidio era da tutt'altra parte. È sereno e tranquillo, a completa disposizione dei giudici», dice l'avvocato Berarducci.

 

I Carabinieri nel frattempo stanno scavando nella vita di Vito Pagano, 28 anni. Pagano, al momento, è l'unico indagato rimasto in carcere e a suo carico gli investigatori hanno raccolto elementi sospetti. Proprio per questo diventa sempre più importante il responso dei Ris sulle impronte e le tracce ematiche raccolte a casa della vittima ed esaminate giovedì a Roma. Oltre al dna del sangue trovato sulle scarpe di Pagano e sui 60 euro che il ragazzo aveva con sé, è importante scoprire a chi appartengono le tracce trovate sotto le unghie della vittima. I Ris si sono riservati di fornire una risposta entro un mese.

 

Non sono esclusi nuovi sopralluoghi nella casa in cui è avvenuto l'omicidio. L'appartamento resta per il momento sotto sequestro.

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