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IL PORTO DI PUNTA PENNA NELLE ''AUTOSTRADE DEL MARE'', PER GIANGIACOMO ''GRANDE OPPORTUNITA' DI SVILUPPO''

a cura della redazione
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L'inserimento del porto di Punta Penna di Vasto nella rete delle ''Autostrade del Mare'' - da Monfalcone a Bari - rappresenta un'opportunità di sviluppo da sfruttare al massimo a giudizio del presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Vastese, Fabio Giangiacomo (nella foto). ''L'approvazione da parte della Giunta regionale del Master Plan Nazionale delle Autostrade del Mare che vede Punta Penna come unico terminal per l'Abruzzo conferma ed accresce le potenzialità dello scalo vastese garantendo finanziamenti per il suo sviluppo e per quello delle interconnessioni con gli altri nodi della logistica territoriale quali l'autoporto di San Salvo e la rete ferroviaria a servizio degli agglomerati industriali consortili''. Il risultato conseguito, secondo Giangiacomo, non è casuale. ''Fondamentale - dice - è stato l'impegno dei rappresentanti istituzionali dell'attuale compagine amministrativa regionale che non si sono fatti condizionare dalle 'sirene' di uno sterile ed inutile campanilismo, ma hanno saputo far prevalere il silenzioso lavoro di documentazione e testimonianza delle ragioni oggettive circa il ruolo strategico che il porto di Vasto potrà far finalmente valere in futuro. La solerzia del Consorzio Industriale del Vastese nelle procedure relative al dragaggio, nelle scelte di programmazione per il nuovo Piano Regolatore portuale e nella gestione di tutti i lavori sullo scalo in itinere e già finanziati - aggiunge - hanno confermato la credibilità del lavoro svolto e da svolgere, rafforzando le ragioni di Punta Penna quale pietra angolare a sostegno della competitività del nostro sistema delle attività produttive''. Per effetto della ''promozione'' a terminal della rete delle ''Autostrade del Mare'', proprio il Consorzio, cui compete l'organizzazione dei lavori da compiere nel bacino, potrà gestire - oltre a circa 9 milioni di euro già a disposizione - una nuova linea di finanziamento di circa 8 milioni di euro provenienti da autonomi canali di finanziamento nel quadro della nuova politica nazionale e comunitaria''.
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