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Non convalidato il fermo del giovane rumeno per l'omicidio di Albina Paganelli della vigilia di Ferragosto

La decisione del Gip di Vasto. Il 28enne sansalvese in carcere resta l'unico indiziato del delitto del 14 agosto

a cura della redazione
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Il Gip del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi, nell'udienza di questa mattina nel Palazzo di Giustizia di via Bachelet, non ha convalidato il fermo del 31enne operaio di nazionalità rumena residente a San Salvo Gelu Chelmus, disposto a meno di 20 ore dalla scoperta del delitto, assieme a quello di Vito Pagano, 28 anni di San Salvo, ancora in carcere e dunque unico indiziato dell'omicidio di Albina Paganelli.

 

Chelmus, in compagnia dei suoi difensori, gli avvocati Giuseppe Piserchia e Andrea Chierchia, è comparso davanti al Gip e, alla fine, per lui è arrivato il provvedimento più atteso. Soddisfatti i suoi legali: "E' stato confermato ciò che Gelu Chelmus ha sempre ripetuto: non ha messo piede nella casa in cui è avvenuto il delitto".

 

L'indagine sulla morte della pensionata 68enne sansalvese, intanto, è arrivata ad una fase focale. E c'è attesa - ma ci vorrà un altro mese almeno per avere un quadro completo della situazione - per la verifica dei riscontri dei Carabinieri dei Ris relativi alle analisi sulle tracce di sangue rinvenute nell'abitazione di via Fedro, sul coltello, sulle scarpe e sulle banconote da 50 e 10 euro rinvenute dai militari della Stazione di San Salvo nella residenza di Pagano.

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