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Fine estate sempre più 'calda' ed esplode la 'guerra dell'acqua' tra i Consorzi di Bonifica di Vasto e Termoli

La gestione dell'approvvigionamento dalla Diga di Chiauci finisce nel 'mirino'

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E' una delle questioni più discusse degli ultimi anni e con l'apertura della diga di Chiauci, che doveva servire a rifornire non solo la zona del Vastese e di buona parte del Molise, ma anche quella sulla costa, la situazione doveva tornare alla normalità.

 

E invece è ripresa la 'guerra dell'acqua' tra Abruzzo e Molise, come è stata ribattezzata negli ultimi anni.

 

Questa volta, stando a quanto afferma il presidente del Consorzio di Bonifica di Termoli, Giorgio Manes, la 'responsabilità' pare ricadere sulla gestione della Diga di Chiauci "che rifornisce di acqua i nostri campi e, senza dare alcun preavviso al nostro Consorzio e agli utenti, ha sospeso l'erogazione dell'acqua a scopo irriguo nei giorni di turnazione spettanti al Molise", ha affermato Manes che ha anche ricordato che nei mesi scorsi, aderendo a una sollecitazione della Regione Abruzzo e del Consorzio vastese, per risolvere i problemi di carenza idrica, si era arrivati a una intesa tra i Consorzi e le due Regioni che prevedeva una erogazione basata su turni di tre giorni in grado di garantire la sopravvivenza delle colture in atto nella zona di Montenero di Bisaccia.

 

“In qualità di Presidente del Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno – continua Manes - devo constatare che l’intesa raggiunta non è stata rispettata, né è stata data preventiva comunicazione all’Ente, mettendo in grave rischio le colture in atto nella citata zona di Montenero di Bisaccia. Evidentemente – evidenzia il presidente Manes - la posizione dominante che riveste il Consorzio di Bonifica di Vasto e la Regione Abruzzo nella gestione delle acque della diga di Chiauci, non consente a questo Ente di interloquire sullo stesso piano e di poter garantire un servizio idrico regolare alle utenze della zona di Montenero. Pertanto, tutti i danni derivanti dalla conseguente carenza idrica sono da imputare a chi ha adottato senza alcun preavviso tale decisione”. Ma il presidente Manes non si è fermato alle semplici, seppur incisive proteste, ma ha sollecitato ad intervenire sulla questione anche il Governatore del Molise, Michele Iorio, il presidente del Parlamentino, Mario Pietracupa, e l’assessore all’Agricoltura, Angela Fusco Perrella, l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Antonio Chieffo, oltre ovviamente alle tre maggiori associazioni di categoria: Coldiretti, Cia e Confagricoltura.

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