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Percepivano indebitamente assegni sociali, in 16 nei guai

In azione la Guardia di Finanza. In totale i soldi incassati ammontano a oltre 452mila euro

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Percepivano indebitamente benefici previdenziali erogati sotto forma di assegni sociali.

 

Una indagine complessa quella che ha portato i militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Chieti e della Compagnia di Vasto a denunciare, complessivamente, 16 persone. Tra i requisiti previsti per l'accesso a tali prestazioni vi è, in primo luogo, l'effettiva residenza del richiedente nel territorio dello Stato, che si perfeziona anche con la dimora stabile ed abituale nel territorio, oltre a particolari condizioni reddituali personali e del coniuge.

 

"È stata, dapprima, svolta un’attività preliminare di monitoraggio delle erogazioni interessate attraverso l’incrocio dei dati dell’INPS dei cittadini italiani percettori di assegno sociale dal 2005 al 2009 con quelli dell’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (A.I.R.E.) - si legge in una nota stampa delle Fiamme Gialle - In seguito, le posizioni risultate non coerenti, relative a soggetti percettori di assegni sociali con residenza all’estero, sono state ulteriormente approfondite. Complessivamente, ammontano ad €. 452.826,00 le prestazioni sociali indebitamente percepite". Le 16 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per la violazione prevista dall’art. 640, co. 2, n) 1 c.p. (Truffa ai danni dello Stato) per aver indebitamento percepito provvidenze pubbliche, contestualmente è stata richiesta l’applicazione delle misure cautelari previste ai sensi dell’art. 640-quater, in relazione alle possidenze mobiliari ed immobiliari risultanti nella disponibilità degli stessi, per pervenire più efficacemente al recupero delle somme indebitamente percepite, a garanzia del credito erariale.

 

È stato, infine, interessato l’Inps, organo competente per la gestione della pensione sociale, per la conseguente procedura di sospensione e revoca del beneficio e recupero dell’indebito. "L’azione di servizio eseguita dal Corpo - conclude la nota stampa - rientra nell’alveo delle attività di Tutela della Spesa Pubblica, ove si persegue l’obiettivo di salvaguardare il corretto impiego di fondi pubblici e l’efficacia delle politiche di sviluppo sociale e di sostegno in una ottica di equità sociale".

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