Al Co.T.Ir. (il Consorzio per le Tecniche Irrigue della Regione Abruzzo) di Vasto i dipendenti da sette mesi non percepiscono lo stipendio. Il quadro desolante emerge dalla denuncia dei tre maggiori sindacati.

La situazione pare essere arrivata al limite e potrebbero partire presto le prime forme di protesta. I delegati Sinimberghi (Flai Cgil), Maurizi (Fai Cisl) e D’Anastasio avvertono: «In mancanza di una risposta convincente metteremo in campo tutte le iniziative sindacali per tutelare i lavoratori che ormai da anni sono costretti a subire il peso degli inadempimenti con gravi ripercussioni lavorative, materiali e morali».

Nelle casse dell’azienda mancano 900mila euro. È partito da febbraio il blocco degli stipendi e il programma annuale della ricerca è a serio rischio. I sindacalisti sostengono che ci sia un «disinteresse» da parte della Regione «che negli anni ha sistematicamente omesso di assolvere le sue prerogative, sia per quanto concerne la programmazione delle esigenze di ricerca, sia per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse necessarie al funzionamento dei Centri di ricerca. Infatti, i finanziamenti sono stati finora erogati sempre con grande ritardo, compromettendo la programmazione e la realizzazione delle attività di ricerca. Per l’anno 2012, a settembre finirà la cassa integrazione e non ci sono risorse per il finanziamento del piano annuale di ricerca, regolarmente presentato come stabilito nel Piano di Coordinamento dei Centri di ricerca approvato con D.G.R. n. 3664 del 30 dicembre 1998».

Per i dipendenti del centro di ricerca vastese non si tratta del primo – grave – blocco delle mensilità. Una situazione simile si è verificata l’anno scorso con stipendi non erogati per sei mesi, nel periodo giugno-novembre.