Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

'Continuiamo a tutelare Punta Aderci, no a sterili polemiche e strumentali critiche'

Nota delle associazioni Arci, Amici di Punta Aderci, Cai Vasto e WWF Zona Frentana e Costa Teatina

a cura della redazione
Condividi su:

Riserva naturale di Punta Aderci, sua tutela e soprattutto del personale che vi opera e - a margine - considerazioni legate al futuro della zona industriale del porto di Punta Penna, a ridosso dell'area protetta: tutto questo è al centro di un articolato intervento a firma delle associazioni vastesi Amici di Punta Aderci, Arci, Cai Vasto e WWF Zona Frentana e Costa Teatina.

 

IL DOCUMENTO DELLE ASSOCIAZIONI - Le scriventi Associazioni, promotrici della Riserva e che da sempre offrono volontaria collaborazione alla sua gestione, esprimono piena solidarietà e rinnovata stima al personale che vi opera che, pur tra mille difficoltà, continua a perseguire gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del territorio protetto. Stiamo assistendo, come tanti, all’incredibile pressione mediatica cui i lavoratori della Riserva, ma non solo, sono quotidianamente esposti da oltre un anno.

 

 

Riteniamo che questo sia un vero e proprio “mobbing” che nulla ha a che vedere con il prioritario impegno di tutela e conservazione ma sembra, al contrario, configurarsi come un’organizzata operazione di delegittimazione dei diversi soggetti protagonisti, a vario titolo, della gestione della Riserva di Punta Aderci. Mesi e mesi di dichiarazioni riportanti illazioni, sospetti, critiche all’operare, falsità (come l’esistenza dell’auto blu) e nulla sulle innumerevoli iniziative che, da sempre, cercano di conciliare la conservazione degli ecosistemi con la più ampia fruibilità collettiva. Appare strano che tutto questo attivismo, di soggetti più o meno noti, nasca proprio in coincidenza con le proposte imprenditoriali di insediare nell’area di protezione esterna della Riserva (e ai margini dell’istituendo Parco della Costa Teatina) ulteriori impianti industriali ad alto rischio ambientale e ad elevato impatto territoriale, come le ormai note centrali a biomasse e l’impianto di rigenerazione di acido cloridrico. No, non lo accettiamo. Non è così che si esercita il diritto di critica e cronaca.


Pertanto, nell’invitare questi mirati censori ad evitare sterili polemiche e a collaborare, se possibile, alle innumerevoli iniziative di volontariato, si ribadisce la disinteressata condivisione del difficile lavoro degli operatori, il cui fare è quotidianamente valutato dai tanti volontari e cittadini che popolano la Riserva. Alcuni di questi, quasi sempre anonimi, si attivano ben oltre il comune senso civico per scongiurare irreparabili danni ambientali, come il signore che ha segnalato prontamente il recente incendio del promontorio di Punta Aderci che, approfittiamo per ringraziare. Loro sono esempi schietti e concreti che si contrappongono ai vuoti chiacchiericci ed alla solitudine di un monitor.

Condividi su:

Seguici su Facebook