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Coltellata inferta alla madre, trasferito nel penitenziario minorile di Roma il 17enne coinvolto

Arresto convalidato e misura cautelare del giudice del Tribunale per i Minori de L'Aquila. Tentato omicidio è l'accusa

a cura della redazione
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E' stato convalidato l'arresto di G.M., lo studente 17enne di nazionalità albanese di Vasto arrestato dai Carabinieri con l'accusa di tentato omicidio.

 

Stamattina, al Tribunale per i Minori de L'Aquila, l'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Cecilia Angrisano che ha dunque confermato il provvedimento cautelare dei militari dell'Arma, disponendo, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Altobelli, il trasferimento del ragazzo nell'Istituto Penitenziario Minorile di Roma.

 

G.M., in auto con un amico, era stato fermato ad un posto di blocco da una pattuglia dell'Arma. I suoi abiti macchiati di sangue avevano messo in guardia i militari ai quali lo stesso giovane ha alla fine confessato di aver ferito la mamma con un coltello da cucina, in casa, al culmine di un violento litigio. La donna, poi ritrovata in camera da letto sofferente, è stata operata d'urgenza all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'.

 

Ad assistere il giovane è l'avvocato Massimiliano Baccalà del Foro di Vasto. "Il suo è stato un eccesso colposo di legittima difesa. Il ragazzo ha compiuto un gesto senza riflettere. Fra madre e figlio è scoppiato un diverbio e per difendersi ha usato il coltello, è pentito e si dispera per l'accaduto", dice il legale. Un episodio di violenza, a giudizio dell'avvocato Baccalà, maturato in un contesto difficile anche per altri familiari.

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