Non ce l'ha fatta Michael Mastrippolito. Il cuore del manutentore di San Salvo, gravemente ustionato nell'incidente sul lavoro avvenuto venerdì pomeriggio alla Pilkington, ha cessato di battere oggi nell'ospedale 'Cardarelli' di Napoli.
Mastrippolito, 42 anni, lavorava come addetto alle manutenzioni degli impianti elettrici per conto della 'Trigno Energy', ditta esterna che esegue interventi periodici nel sito vetrario di Piana Sant'Angelo. Venerdì, insieme ad un collega dipendente della multinazionale, era stato investito dall'esplosione di una cabina elettrica all'interno del reparto TO1 dell'insediamento sansalvese. Tutte e due erano rimasti feriti, ma Mastrippolito in maniera più grave, con ustioni di notevole entità su oltre il 60 per cento del corpo. I due erano i soli al lavoro in quel momento - erano le 17.30 circa di venerdì - in quanto la linea produttiva ferma per una settimana programmata di ferie.
Trasferito in eliambulanza al 'Cardarelli' di Napoli, le condizioni del manutentore sono rimaste sempre gravi fino a peggiorare, definitivamente, nel pomeriggio odierno, intorno alle 17.30. Michael Mastrippolito lascia la moglie ed un figlio di 5 anni.
Alla luce del grave episodio la Procura della Repubblica di Vasto aveva subito disposto il sequestro della cabina elettrica che ha prodotto la fiammata che ha ferito i due operai addetti alla manutenzione e, purtroppo, mortalmente Mastrippolito a distanza di 72 ore dall'esplosione. La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha pure provveduto a nominare un pool di tecnici che, unitamente ad un esperto incaricato dalla magistratura, dovranno eseguire un'adeguata perizia sull'impianto che ha generato il gravissimo fatto.
Restano l'amarezza e la tristezza, immense ed incolmabili, per questa nuova giovane vittima che aggiorna un bollettino, per i morti sul lavoro, sempre nutrito e carico di angoscia e di dolore.