Importante risultato per il Centro DonnAttiva di Vasto che incassa "l'avvenuta ammissione a contributo" come da comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, tramite il proprio Dipartimento Pari Opportunità , ha valutato positivamente il progetto Penelope che si occupa della protezione delle vittime di violenza, attraverso l'ampliamento delle tipologie di servizi offerti alle vittime che riguardano principalmente colloqui telefonici e personali, informazione e consulenza giuridica e anche aiuto nella ricerca del lavoro, in considerazione del fatto che, come ricordato dalla responsabile del Centro DonnAttiva, la dottoressa Felicia Zulli: "in molti casi è proprio il fattore economico soprattutto in relazione al futuro dei figli che costringe le donne a subire in silenzio".
Presenti questa mattina alla conferenza stampa convocata per l'occasione presso la Sala del Gonfalone del Comune, il sindaco Luciano Lapenna, l'assessore alle Politiche Sociali Antonio Spadaccini e Marco Marra che proprio come assessore alle Politiche Sociali aveva ripreso il percorso di potenziamento del Centro DonnAttiva nelle prima amministrazione Lapenna, la responsabile del Centro Lucia Zulli, il dirigente del II e IV settore Vincenzo Marcello e la dottoressa Pellegrino, presidente dell'associazione Ananke, partner nel progetto, che permetterà "anche al territorio di Vasto di essere inserito in una rete di interventi di carattere nazionale".
Grande la soddisfazione espressa dal sindaco Lapenna: "per un progetto risultato decimo in Italia, in una graduatoria lunghissima che vede prima di noi solo comuni che si chiamano Genova, Firenze, Livorno, Trieste, Ferrara e altre grandi realtà con cui evidentemente riusciamo a competere, per cui faccio i miei complimenti a chi ha lavorato a questo progetto".
L'assessore Spadaccini ha poi sottolineato l'importanza del finanziamento, in un momento in cui le entrate comunali, soprattutto per i servizi sociali, sono particolarmente ridotte.
A seguire la parola alla responsabile del Centro DonnAttiva, la quale ha sottolineato le difficoltà e le complessità che le operatrici specializzate sono tenute ad affrontare quotidianamente per portare un aiuto sempre più richiesto. "Molto spesso le donne si avvicinano al nostro centro semplicemente per chiedere lavoro - ha spiegato la dottoressa Zulli. "Poi, entrando sempre più in confidenza con le nostre operatrici, cominciano a raccontare delle proprie situazioni problematiche, fatte spesso di abusi, minacce e violenze".
Un ambito molto delicato, quindi, che necessita di specifiche professionalità e competenze - come spiegato dalla dottoressa Pellegrino dell'associazione Ananke - e che invece molto spesso è lasciato all'improvvisazione. Dando atto al Comune di Vasto del corretto approccio con il quale tramite il suo Centro sta affrontando molte situazioni delicate, la dottoressa Pellegrino ha sottolineato che il problema di una donna vittima di violenza non si risolve nel momento della denuncia (momento di per sé già difficile da raggiungere): "ma riguarda un percorso lungo e delicato che può durare anni e che coinvolge una rete variegata di attori sociali e istituzionali", rete che grazie ai finanziamenti del Ministero e alla partnership dell'associazione Ananke tende ad espandersi anche per Vasto.