"Il piano di ridimensionamento, a dir poco penalizzante, messo in atto da Rete Ferroviaria Italiana, ci preoccupa non poco per le ricadute negative che avrà sia per il traffico passeggeri che per quello merci sullo scalo ferroviario Vasto-San Salvo e sull’intero litorale adriatico”. E' quanto sottolineano, attraverso una nota congiunta, Giuseppe Forte ed Eugenio Spadano, presidenti dei Consigli comunali di Vasto e San Salvo che si dicono preoccupati "per l’ulteriore ridimensionamento che si paventa per lo scalo ferroviario locale".
“L’allarme lanciato in questi giorni dalla Segreteria Regionale Abruzzo della Fit-Cisl – aggiungono Forte e Spadano - non può lasciarci indifferenti. Il nostro scalo ferroviario ha subito un primo ridimensionamento con lo smantellamento dei binari di stazionamento necessari alle operazioni per il trasporto delle merci. Tenuto conto dell’importanza che la movimentazione delle merci ha per la nostra zona, nella quale operano industrie del peso di Pilkington e Denso, senza contare tutte quelle dell’indotto, è necessario aprire un immediato dialogo con RFI per bloccare qualsiasi operazione che possa risultare dannosa per l’economia del nostro territorio".
La mancanza di un vero Piano Nazionale dei Trasporti "è fonte di viva preoccupazione per le amministrazioni che rappresentiamo - dicono ancora i due rappresentanti istituzionali -. Pertanto, chiediamo ai massimi vertici di Rete Ferroviaria Italiana un immediato incontro atto a chiarire il futuro del nostro scalo ferroviario che non può e non deve essere ulteriormente penalizzato e declassato”.