La riorganizzazione della rete di Poste Italiane in Italia e la prevista chiusura, a Vasto, dello sportello di località San Lorenzo al centro dell'attenzione. Due gli interventi sulla questione, in generale del consigliere regionale Antonio Prospero (Rialzati Abruzzo) e del consigliere comunale Nicola Del Prete (Futuro e Libertà per l'Italia).
Prospero annuncia un'interrogazione alla Regione per puntare alla salvaguardia di quegli uffici che "svolgono una insostituibile funzione sociale per le popolari abruzzesi". Taglio e chiusura di sportelli, sottolinea, che "penalizza gli utenti appartenenti soprattuto alle fasce più deboli, come gli anziani, per i quali il servizio postale è particolarmente importante e che più di altri hanno difficoltà a spostarsi. C'è da essere preoccupati perché questa annunciata riorganizzazione dei servizi postali e del recapito produrrà , stando alle stime nazionali dei sindacati, ulteriori 1.700 tagli di posti di lavoro a breve e circa 10.000 entro l'anno. Mi auguro - aggiunge - che i nostri parlamentari vogliano intervenire fin da subito presso i Ministeri interessati per fermare questa operazione e almeno fare in modo che qualunque scelta da attuare parta solo a seguito di una fase di confronto e verifica caso per caso con il territorio. Perché ci sono uffici postali, tra quelli indicati da Poste Italiane, che vanno salvati in virtù dell'importanza che rivestono per i territori. Credo inoltre che una società di proprietà e sotto il controllo dello Stato non ha solo l'obbligo di far quadrare i conti, ma ha il dovere morale di continuare a presidiare il territorio garantendo servizi sempre migliori".
Per le Poste di San Lorenzo Del Prete investe della questione il sindaco Luciano Lapenna. "L'ufficio opera già a servizio ridotto - sottolinea -. Infatti nella sede decentrata vastese si pagano soltanto le pensioni Inps, nei primi 2 giorni di ogni mese. Per il resto l'ufficio resta chiuso. A pagare le spese di questa paventata chiusura saranno circa 100 utenti del quartiere che usufruiscono delle pensioni Inps. Sono loro in questi unici due giorni al mese che fanno la fila allo sportello delle Poste del loro quartiere per la riscossione delle pensioni. Con l'ufficio chiuso, saranno costretti ad andare a Vasto centro o all'Incoronata di Vasto. Assegnato presso la sede di San Lorenzo vi è un solo dipendente che svolge funzioni dirigenti, il quale negli altri giorni del mese viene dislocato presso altri uffici territoriali. L'amministratore delegato di Poste Italiane ha fatto sapere attraverso alcune dichiarazioni pubbliche che molti di questi uffici definiti anti-economici, con l'intervento dei Comuni, potrebbero essere salvati, ma si tratta di riconfigurarli e trasformarli in centri multi servizi. Gli uffici tenteranno quindi di riciclarsi, anche offrendo al Comune di occuparsi della cartografia digitale, oppure aprendo al cittadino una serie di servizi a pagamento, come il rilascio di certificati anagrafici o la possibilità di saldare il ticket sanitario". Del Prete chiama subito in causa il sindaco Lapenna perché fissi un appuntamento con la direzione provinciale di Poste Italiane per pensare ad una riconfigurazione dell’Ufficio di San Lorenzo, "al fine di tenere in vita questo importante presidio territoriale".