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Referendum sull'acqua disatteso e gestione inadeguata pagata 'a caro prezzo' dai cittadini

Considerazioni di De Menna e Di Florio (Movimento Abruzzese per l'Acqua Pubblica) sulla crisi idrica nel Vastese

a cura della redazione
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La crisi idrica che attanaglia in questo 'caldissimo' avvio di estate 2012 anche il territorio del Vastese al centro di un intervento di Amanda De Menna e Alessio Di Florio, rappresentanti del Movimento Abruzzese per l'Acqua Pubblica.

 

A fronte della sofferenza di numerosi cittadini e delle loro proteste, sottolineano, "abbiamo assistito anche al più classico 'rimpallo di responsabilità' all'italiana tra enti e appelli alla cittadinanza a consumare meno acqua, come se la colpa dei disagi e della mancata erogazione di questi giorni sia della cittadinanza stessa. Scontiamo, invece, in questi giorni, ancora una volta i ritardi e gli errori di anni nella gestione del servizio idrico in provincia di Chieti. Ritardi ed errori, i cui costi gravano sempre e comunque sulle spalle dei cittadini".

 

Nei mesi scorsi i sindaci della provincia di Chieti(41 su 104), ricordano De Menna e Di Florio, hanno approvato il Piano d'Ambito che vigerà fino al 2032. Un Piano che ha previsto immediati aumenti delle bollette dei cittadini fino al 2023. Aumenti con i quali si sono scaricati sui cittadini i costi di 105.881.397 euro di investimenti mai effettuati e di 65.000.000 di euro di ricavi in meno rispetto al previsto (principalmente per errori di valutazione). "Nonostante tutto questo - evidenziano -, incredibilmente le tariffe di questo nuovo Piano d'Ambito continuano a prevedere il pagamento di una quota per la 'remunerazione del capitale investito', che per anni i cittadini hanno pagato nonostante l'immenso ammontare degli investimenti mai effettuati e che è stata abolita l'anno scorso con il voto di 589.126 (oltre 180.00 in provincia di Chieti) cittadini abruzzesi ai Referendum popolari. Il Forum dei Movimenti per l'Acqua Pubblica, insieme al WWF, a Rifondazione Comunista e a tutti coloro che hanno partecipato alla campagna di questi anni in difesa dell'Acqua Bene Comune(culminata con il referendum dell'anno scorso) si è mobilitato in questi mesi per chiedere il pieno e immediato rispetto dell'esito referendario e il contrasto a questo nuovo innaccettabile Piano d'Ambito. Una mobilitazione - concludono - che sta andando avanti in tutta la provincia e che coinvolgerà nelle prossime settimane e mesi anche il Vastese, con il ricorso al Tar contro l'approvazione del Piano d'Ambito e la raccolta di diffide sottoscritte dai cittadini nei confronti della Sasi per chiedere l'immediata applicazione del referendum dell'anno scorso che impone l'abolizione della remunerazione del capitale investito dalle nostre bollette".

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