Di nuovo faccia a faccia rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dirigenti aziendali, questa volta presso la sede dell’Associazione Industriali di corso Mazzini a Vasto.

Al centro dell’attenzione, domani mattina, mercoledì 26 giugno, dalle 9, la ‘vertenza Pilkington’ e gli annunciati 210 esuberi (numeri ‘ballerini’, in tutti i modi, per effetto di ‘spifferi’ e novità che sembrano cambiare in breve le ‘carte in tavola’), tra operai ed impiegati, dello stabilimento di Piana Sant’Angelo a San Salvo della multinazionale del vetro.

Da parte sindacale l’obiettivo prioritario è la salvaguardia dei livelli occupazionali, provando a percorrere tutte le strade possibili, tra ammortizzatori sociali ed eventuali contratti di solidarietà da spalmare sulla forza lavoro del sito, per rendere meno pesante e traumatico l’impatto di questi individuati tagli per la sede locale della Nippon Sheet Glass. Rsu di stabilimento ed esponenti delle sigle territoriali di Cgil, Cisl e Uil chiederanno all’azienda di venire incontro alle esigenze dei lavoratori, con apertura ad un sacrificio che appare inevitabile considerati gli scenari tutt’altro che ‘sereni’ che da qualche tempo a questa parte si stagliano all’orizzonte del gruppo, alle prese con una crisi a livello mondiale ed un carico di debiti di notevole portata.

Passaggio ulteriore, delicato e fondamentale, dovrà essere quello di capire le prospettive, nell’immediato e future, del sito sansalvese della Pilkington/Nsg. Il quadro emerso dal recente vertice europeo a Bochum, in Germania, non lascia per nulla tranquilli e vanno verificate, punto per punto, le possibili ripercussioni che le decisioni sul piano multinazionale possono determinare sull’insediamento abruzzese. Fare fronte comune, da parte dei sindacati, dopo qualche ‘distinguo’ degli ultimi tempi, è prioritario, chiedendo, anche e soprattutto, il sostegno della classe politica ed istituzionale del territorio e regionale nell’ottica di quella che è l’importanza e la preponderanza dell’industria vetraria sansalvese nell’economia e nella vita di migliaia di famiglie di questo comprensorio.