“Crisi, non c’è più tempo da perdere”: preme Davide D’Alessandro, capogruppo di Fli in Consiglio comunale.
Preme D’Alessandro sulla classe politica vastese, colpevole di non aver saputo comprendere i segnali della crisi e di non aver subito messo in campo azioni a sostegno del lavoro. Il consigliere comunale d’opposizione lancia un appello in difesa dell’occupazione e stigmatizza i ritardi nella convocazione del Forum sull’Occupazione che ora dovrebbe tenersi in luglio.
“La classe politica è rimasta colpevolmente sorda ed oggi si dimena, a parole, assiste con sgomento alle voci e alle certezze ormai quotidiane di perdite di posti di lavoro, di aziende che chiudono, di altre che scappano, di altre ancora che non arrivano – scrive D’Alessandro – L’avvertimento lanciato dal segretario Cisl Bonanni, di una possibile desertificazione industriale del Vastese, deve avere risposte urgenti. A noi il fratino e i papaveri stanno pure simpatici ma non danno posti di lavoro, se non a pochissimi fortunati. Alla politica spetta mettere in atto tutte le condizioni possibili e favorevoli per far sì che ciò avvenga, delineare piani e strategie”. Duro il commento dell’esponente politico su quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio comunale, il 18 giugno scorso: “La politica non può dedicare sei-sette ore alla discussione di una mozione riguardante un comitato di gestione, (il Cdg di Punta Aderci)”.
Poi l’esplicito richiamo alla maggioranza di centrosinistra scossa dalla frattura con Sel: “La politica ha bisogno di mettere da parte i malpancisti, le forze contrarie allo sviluppo e al progresso, per affidarsi a chi ritiene sia arrivato il momento di fare, di puntare alla rinascita. Apriamo i cantieri. Se blocchiamo chi vuole fare è finita. Dobbiamo ricordarci che Vasto è una città a vocazione turistica, incoraggiare chi ha idee e progetti”. Necessaria, secondo D’Alessandro, “una riadiografia della situazione di crisi” e l’immediata messa in campo di “progetti realizzabili in tempi certi”. Poi l’ultimo affondo politico, letto da qualcuno come una chiara apertura alla maggioranza: “Chi ci sta, ci sta, senza maggioranze e minoranze. Non c’è più tempo da perdere”. Anche di questo dovrà tener conto il sindaco Luciano Lapenna al suo ritorno dal viaggio istituzionale in Argentina.