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Lettera aperta 'al fine di muovere le coscienze dei governanti e dei governati'

Intervento dell'ex consigliere comunale Alessandro La Verghetta

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Da più tempo si avvertono contrasti riguardanti le attività del Governo nazionale e del Governo locale. Il periodo di crisi coincide inequivocabilmente con la crisi dei valori e delle istituzioni.

 

Ovvio, quando i cittadini versano in situazioni infelici o disperate il sistema Paese viene meno. Mi tornano in mente i sistemi politici teorici, i valori cristiani ed il senso di giustizia che vedono i governanti amministrare per il bene comune. Ad oggi non capisco come sia possibile non vedere che senza lavoro gli uomini non possono spendere e non potendo spendere le aziende in genere non possono reggersi, quindi cosa aspettano banche, governi ed istituzioni. I passi da fare non possono prescindere dal favorire i datori di lavoro privati e le opere pubbliche al fine di favorire l’occupazione e quindi la spesa-domanda, l’austerity fine a se stessa non può che favorire la recessione ed ora i supertecnici se ne accorgono? I denari necessari perché non li si prende da finanziamenti ai partiti, taglio numero parlamentari e taglio prebende degli stessi (ma ad una persona che prende 20 volte lo stipendio medio servono anche altri benefit??) poi e soltanto poi dai comuni cittadini. Mi sembra di dire ovvietà eppure guardando la realtà mi accorgo che le parole equità e giustizia che spesso vengono usate, sono parole vuote e senza contenuto. Nel mondo delle idee tutti dovrebbero concorrere in modo proporzionale alle spese, immagino un mondo in cui chi ha di più restituisca di più alla società, un mondo in cui i governanti siano scelti dalle persone, un mondo in cui chi porta al fallimento una società…. paghi di tasca propria e non venga premiato con la buona uscita, un mondo in cui i partiti pensino ai problemi delle persone e non al proprio tornaconto, un mondo in cui se la popolazione dice no ai finanziamenti pubblici non ci sia il solito stratagemma per andare oltre tale volontà, un mondo in cui la differenza tra una retribuzione media ed i governanti o posizioni apicali non sia superiore a 10-20 volte (la Merkel percepisce circa 9000.00 euro mensili 8 volte uno stipendio medio), un mondo in cui se sbaglia un governante paghi come un normale cittadino, un mondo in cui effettivamente in base alle proprie qualità sia disoccupato solo chi vuole esserlo, un mondo in cui chi amministra ( sindaco, presidente, parlamentare, ecc. ) decida, progetti e compia atti consequenziali in tempi utili e riferisca periodicamente ai cittadini, un mondo in cui chi è competente per un profilo sia scelto per quel profilo ( es. per fare una casa si chiama l’ingegnere, l’architetto od il mastro, ecc. non un medico).

 

E soprattutto mi tornano in mente le belle parole della dichiarazione unanime d’indipendenza dei 13 stati uniti d’America: “… che tutti gli uomini sono creati eguali, che essi sono stati dotati di alcuni diritti inalienabili dal loro Creatore, che tra questi diritti ci sono la vita, la libertà e il perseguimento della felicità, che per assicurare questi diritti sono istituite tra gli uomini delle forme di governo che traggono il loro giusto potere dal consenso di coloro che sono governati, che ogniqualvolta una forma di governo diventa distruttiva di queste finalità è diritto del Popolo modificarla o abolirla ed istituire un nuovo governo, posando le sue fondamenta su tali principi ed organizzandone il potere nella forma che pare la migliore per realizzare la propria sicurezza e felicità. La prudenza, in verità, detta che governi in vigore da molto tempo non siano cambiati per motivi futili e passeggeri; e conformemente l’esperienza ha mostrato che il genere umano è più disposto a soffrire, finché i mali siano sopportabili, piuttosto che raddrizzarsi abolendo le forme alle quali si è abituato; ma quando una lunga serie di abusi e di usurpazioni, mirate invariabilmente allo stesso scopo mostra il progetto di ridurlo sotto un dispotismo assoluto, è suo diritto, è suo dovere rovesciare tale governo e procurare nuove salvaguardie per la sua futura sicurezza”. Immagino.

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