“E’ il momento che tutti i soggetti si attivino affinché la soluzione non sia solo la riduzione del costo del lavoro, ma dobbiamo fare squadra affinché tutti i soggetti in campo, istituzionali, politici, sindacali e aziendali, si prodighino per salvaguardare i livelli occupazionali. Questo è il più grande problema che si deve affrontare con urgenza per il bene di tutti i lavoratori che rappresentiamo”.
La Rsu Femca-Cisl della Pilkington/Nsg di San Salvo, fa il punto della situazione per quel che riguarda l’attuale preoccupante scenario dello stabilimento (210 esuberi annunciati) e i rapporti con la direzione aziendale dopo i ‘distinguo’ con le altre sigle sindacali della rappresentanza sindacale unitaria dell’altro giorno. “In data 13 giugno – sottolinea la Rsu Femca Cisl in una nota - l’azienda ha convocato la Rsu/Cgil-Cisl-Uil a seguito del comunicato del 7 giugno nel quale la Rsu denunciava la totale mancanza di risposte su una serie di temi che hanno provocato l’interruzione delle relazioni sindacali. L’azienda, in merito alle questioni sollevate nel relativo comunicato ha dato le seguenti risposte: sul continuo utilizzo del personale esterno a fronte di quello Pilkington, l’azienda ha dichiarato che produrrà dei bandi di concorso per sostituire tutte le 30 unità esterne; sulla presenza inspiegabile dei consulenti esterni, l’azienda ha dichiarato che ha già individuato i modi ed i tempi per sostituire tali professionalità all’interno dello stabilimento, mentre per l’ingegneria ne ha già ridotto del 40% la presenza; in merito allo straordinario, l’azienda ha fornito alla Rsu un grafico che mostra un trend che in percentuale evidenzia una riduzione consistente dello straordinario, sebbene rimane una parte legata alle sostituzione di assenze improvvise del personale; sulla presenza in azienda, ancora, di alcuni interinali ad organico, l’azienda ha prospettato un piano che prevede la loro sostituzione. In considerazioni delle risposte che l’azienda ha prodotto, la Rsu Cisl si ritiene solo parzialmente soddisfatta poiché è opportuno che l’azienda dia ulteriori risposte, più precise, oltreché aggiuntive su alcune questioni sollevate. Al contempo ritiene opportuno ed auspicabile la ripresa dei lavori e la massima unità sindacale (ancora critiche sul ripristino delle relazioni sindacali Cgil e Uil, ndr.), soprattutto per capire le prospettive produttive e occupazionali di questa azienda su questo territorio. Chiediamo quindi che sia il momento che tutti i soggetti si attivino affinché la soluzione non sia solo la riduzione del costo del lavoro ma dobbiamo fare squadra affinché tutti i soggetti in campo, istituzionali, politici, sindacali e aziendali, si prodighino per salvaguardare i livelli occupazionali”.
In conclusione: “E’ importante inoltre recuperare i tempi rispetto ad un ritardo su argomenti molto importanti e di estremo interesse su questioni tipo: piano ferie estivo; premio partecipazione (inteso anche come strumento di controllo e gestione dell’organizzazione del lavoro); accordo di solidarietà; applicazione detassazione 10%; indennità di mansione PT ed altre che sono care a tutti i lavoratori”.