Sabato 16 giugno i Movimenti in difesa dell'Acqua Pubblica del Vastese torneranno in piazza, con uno stand in piazza Diomede dalle ore 18 alle 21.
"In questi giorni - si legge in una nota - il Forum Nazionale Movimenti per l'Acqua Pubblica sta promuovendo un'ampia mobilitazione in tutt'Italia per 'celebrare' il primo anniversario della straordinaria vittoria democratica di un anno fa e chiedere il pieno rispetto dell'esito referendario. Il Forum Regionale Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua Pubblica, e le associazioni che hanno dato vita alla mobilitazione referendaria nella nostra regione, hanno aderito a questa mobilitazione. Il 12 e 13 giugno di un anno fa 27.000.000 di italiani, di cui oltre 500.000 (589.126 per l'esattezza) abruzzesi, hanno votato Sì ai 4 referendum su temi importantissimi come la giustizia, il nucleare e la ripubblicizzazione del bene più prezioso: l'acqua. Un anno dopo i due referendum sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, e la volontà delle cittadine e dei cittadini, sono totalmente disattesi. In questi mesi i governi Berlusconi e Monti hanno tentato varie volte di reintrodurre l'obbligo di privatizzazione del servizio idrico (contrastando quanto deciso col 1° referendum), mentre la quasi totalità delle società di gestione (tra cui la Sasi, che gestisce il servizio idrico in provincia di Chieti) non ha ancora eliminato la quota di remunerazione del capitale investito (disattendendo quindi il 2° referendum). In questi mesi la mobilitazione non si è mai fermata. In Abruzzo e in Provincia di Chieti ci sono stati momenti pubblici come banchetti, presidi, cene di autofinanziamento, nell'ambito della 'Campagna di Obbedienza Civile' indetta dal Forum Nazionale, e azioni di contrasto al Piano d'Ambito approvato nei mesi scorsi. Un Piano che non rispetta l'esito referendario, manca completamente di importantissimi strumenti di valutazione ambientale e che sta scaricando interamente sui cittadini i costi della gestione e le perdite del precedente Piano d'Ambito (2003-2009), che prevedeva 105.881.397 euro di investimenti mai effettuati, e i cui ricavi sono stati 65.000.000 di euro in meno rispetto al previsto (principalmente per errori di valutazione)".
Dopo il banchetto la mobilitazione proseguirà anche nei prossimi mesi. "Per chiedere il rispetto dei referendum dell'anno scorso - si conclude nella nota -, per pretendere il rispetto della democrazia. Perché si scrive acqua e si legge democrazia!"