L'appello è de i vescovi abruzzesi: "Vogliamo sperare che, grazie a un autentico sussulto etico, si giunga a trovare, con il contributo di tutti, soluzioni rapide da parte dei responsabili del Governo e della Regione, salvando così una situazione di oggettiva disparità amministrativa, le cui conseguenze sono comportamenti gravemente offensivi della dignità umana di persone povere e indifese. Per questo invochiamo la luce e la forza del Signore!".
Viene rivolto al presidente del Consiglio, Mario Monti, ed al ministro della Salute Renato Balduzzi, nell'obiettivo di vedere salvaguardati i finanziamenti che hanno garantito l'assistenza sanitaria in centri privati di bambini e ragazzi con autismo, disabilità e vittime di abusi. Se finanziamenti non devessero più arrivare, si priverebbe questi ragazzi di un'assistenza adeguata, per effetto di forze economiche carenti per i vari istituti e, di converso, per i loro dipendenti.
"Una vicenda che assume anche uno sfondo politico - viene evidenziato in un articolo pubblicato sul quotidiano regionale Il Centro - poiché a monte c'è la storia della legge regionale che è stata impugnata dal governo e che è poi stata lasciata cadere nel dimenticatoio. Così, al suo fianco, la Chiesa si ritrova l'opposizione di centrosinistra: il gruppo consiliare del Pd sollecita il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi a riaccreditare i Centri al sistema sanitario. E preannuncia una risoluzione urgente nella riunione del consiglio regionale di martedì, comunicando di essere pronto, eventualmente, ad occupare l'aula".
Il documento elaborato dai vescovi e trasmesso ai responsabili del Governo italiano è stato siglato dai vescovi Bruno Forte, della diocesi di Chieti-Vasto, Pietro Santoro, di Avezzano, Tommaso Valentinetti, di Pescara-Penne, Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, Emidio Cipollone, di Lanciano-Ortona, Michele Seccia di Teramo-Atri, Angelo Spina, vescovo di Sulmona-Valva e Giovanni D'Ercole, vescovo ausiliare dell'Aquila. Oltre che a Monti e Balduzzi il richiamo è estesp anche al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ed ai consiglieri regionali. Chiedono che il ministero manifesti immediata disponibilità ad avviare una serie di incontri per il risolvimento della sentita questione. Tali Centri, secondo i vescovi, continuano a non avere un legale riconoscimento e quindi il "dovuto sostegno economico". "Eppure - evidenziano - offrono prestazioni che rispettano i livelli essenziali di assistenza e riabilitazione da oltre una decina di anni e la magistratura invia loro i minori bisognosi di assistenza e terapia". Tra quelli citati anche i Centri gestiti dalla Fondazione 'Il Cireneo per l'autismo onlus' di Vasto. "Ci si chiede - espongono i loro dubbi i vescovi abruzzesi - com'è possibile proseguire tale benemerita attività unicamente grazie ad aleatori progetti-pilota annuali? Perché si adotta questa stessa procedura da quindici anni senza mai arrivare a un loro formale accreditamento?"
Il loro intervento, precisano infine, è in qualità di "pastori delle comunità della regione davanti a situazioni drammatiche" che richiamano l'urgenza a "pervenire ad azioni congrue, non più rinviabili".