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Il ricordo di Falcone a 20 anni dalla strage di Capaci, giornata speciale per le scuole vastesi

Pubblica manifestazione al PalaBCC tra poesie, racconti e musica

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"La mafia ha più paura della scuola che della giustizia, perché l'istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa".

 

Questo sosteneva il magistrato Antonino Caponnetto e nel giorno del ricordo dei 20 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, anche le scuole vastesi, in collaborazione con l'amministrazione comunale, l'assessorato alla Pubblica Istruzione e la Consulta Giovanile, hanno voluto partecipare a una giornata commemorativa per dire il più deciso no a ogni forma di mafia.


Numerose le esibizioni di giovani e giovanissimi, tra poesie, racconti e musica, con punte di grande suggestione emotiva, a riprova di una testimonianza sentita e partecipata.


"Cari ragazzi - ha dichiarato il sindaco Lapenna nel suo saluto - consentitemi un appello: voi rappresentate il futuro e il futuro del nostro Paese è nelle vostre mani, non perdete mai la speranza". Tra i momenti salienti, la lettura della "lettera al caro estorsore" di Arianna Tascone, con cui la giovane studentessa vastese ha vinto il primo premio del concorso nazionale dedicato a Libero Grassi.

 

Spazio, inoltre, al professor Marcello Ravveduto, storico dell'Università di Salerno, autore di "Libero Grassi. Storia di un siciliano normale", "Le strade della violenza" e "Napoli… serenata calibro 9", il quale ha invitato i ragazzi a sentirsi orgogliosi dell'essere italiani "nell'esempio di uomini come Giovanni Falcone".

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