Si doveva discutere di rilancio della Denso di piana Sant'Angelo a San Salvo e di modifica al piano industriale presentato il 15 dicembre del 2005, ed invece la riunione di oggi al Ministero per lo Sviluppo economico, a Roma, ''è stata nulla di più che un incontro interlocutorio''. Lo ha riferito l'assessore regionale al Lavoro, Fernando Fabbiani. ''In base all'accordo di aprile 2006, per il quale le maestranze hanno fatto sacrifici accettando le procedure di mobilità e cassa integrazione, eravamo convinti ci si presentasse un piano industriale di rilancio dello stabilimento di San Salvo - ha spiegato Fabbiani - ed invece non c'è stato nulla di tutto questo. Anzi, per usare una parola del direttore generale del Ministero abbiamo assistito ad un incontro sconcertante''. Secondo quanto riferito dallo stesso assessore, l'azienda nipponica avrebbe invece paventato la possibilità di nuove decisioni di ''taglio'' sul personale a causa della perdita di fatturato, per lo più legata ad uno standard di qualità del prodotto non competitivo. ''E' inaccettabile una valutazione del genere - ha rimarcato l'assessore Fabbiani - perché qualità della produzione e fatturato sono obiettivi strettamente connessi a dinamiche di strategie aziendali e non certamente imputabili alle maestranze. Più che cercare le responsabilità - ha aggiunto l'assessore - è ora che qualcuno si assuma la responsabilità di tutelare posti di lavoro e lo sviluppo del territorio''. Il prossimo incontro è previsto entro Natale. ''Speriamo che per allora il piano industriale per il rilancio dello stabilimento sia pronto'', ha concluso Fabbiani. Alla riunione capitolina hanno preso parte l'assessorato alle Attività produttive della Provincia di Chieti, e il sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese. Soltanto ieri la notizia della stabilizzazione di trentotto lavoratori in scadenza di contratto, ora queste nuove ''nubi'' all'orizzonte. La preoccupazione ed i timori per il futuro lavorativo, insomma, restano ancora di casa alla Denso.