Potrebbero slitìtare a settembre i lavori per la canalizzazione unica degli scarichi a mare nella zona della riviera di Vasto Marina che va dall'area del Monumento alla Bagnante a Fosso Marino, nella parte centrale della località .
Annunciati in continuazione come imminenti, i lavori non sono mai partiti, anche dopo la loro aggiudicazione (pure questa contestata per i ritardi e non solo) alla impresa 'De Francesco' di Castelpetroso. Ora dal Comune l'annuncio di un prossimo vertice per verificare la possibilità di rimandarli a settembre, considerato che, ormai alla metà di maggio superata, i tempi sono sempre più stretti per una positiva evoluzione della vicenda.
Continuano, al contrario, le opere della 'Asfalti Trigno' per conto della Sasi, nella zona di Fosso Marino, per la realizzazione di una più ampia vasca di raccolta, intervento che, nelle intenzioni della società che si occupa del servizio fognario, dovrà essere utile ad impedire l'emergenza della stagione scorsa, almeno nella zona del pontile e dello scarico di Fosso Marino. Sulla canalizzazione a rischio interviene, con una nota intrisa di forti contenuti polemici nei confronti dell'amministrazione comunale, parlando apertamente di 'figuraccia', l'Osservatorio per Fosso Marino, l'organismo nato su iniziativa di Massimo Desiati (Progetto per Vasto), Giuseppe La Rana (Futuro e Libertà ) e Francescopaolo D'Adamo (movimentismo civico) ed allargato a professionisti, cittadini e operatori turistici, che si occupa delle problematiche degli scarichi a mare.
"Ricordiamo che i tempi per realizzazione dei lavori - si legge in una nota - furono inizialmente stimati, dal progettista, in 120 giorni; successivamente, il bando del Comune li concentrò in 90 giorni e, poi ancora, la ditta 'provvisoriamente' assegnataria si impegnò ad eseguirli in 30 e con il 40% di ribasso. Ad oggi, dei macchinari e delle maestranze per iniziarli non se ne vede traccia. A causa del tempo perso da parte dell’amministrazione comunale, il rischio che, da subito, paventammo fu quello di ritrovarsi con ruspe, materiali di grande ingombro e tabelle di 'lavori in corso' ad impedire l’accesso alla spiaggia centrale ed agli stabilimenti balneari, a stagione balneare inoltrata. Dicemmo anche che le opere commissionate dall’amministrazione comunale apparivano inutili alla soluzione del problema del travasamento in mare dei liquami fognari di Fosso Marino. Infatti soltanto l’intervento della Sasi può risolvere le carenze ed ovviare allo stato di emergenza e questi lavori stanno andando avanti. E meno male! Oggi è chiaro che l’amministrazione comunale ha tentato un’operazione d’immagine: realizzare qualcosa di proprio, anche se inutile, per assumere il merito di aver risolto l’annosa questione di Fosso Marino mentre chi avrà posto rimedio è solo la Sasi che ha la gestione e la responsabilità del sistema fognario! La stagione turistica è ormai alle porte e gli stabilimenti balneari hanno già iniziato ad allestire le proprie strutture per l’ospitalità ed oggi ci si accorge che iniziare la messa a dimora di una nuova condotta, con pozzi anche di due metri e mezzo di profondità tra la Bagnante e Fosso Marino, tra il lungomare pavimentato e la sabbia, rimuovendo recinzioni e strutture, in prossimità di vegetazione e quanto altro è di… difficile esecuzione! A causa dei ritardi accumulati nell’iniziare i lavori, basterebbe una forte precipitazione a cantiere ancora aperto e i danni sarebbero ingenti, con conseguenze ancor peggiori. Di fronte quanto è accaduto, non c’è difesa per l’amministrazione comunale che, ancora una volta, si è mostrata incapace e parolaia!"