“Manifestazioni culturali in senso lato, spettacoli e concerti possono apparire fuori contesto in un periodo come questo, ma noi crediamo fermamente che non dobbiamo chiuderci in noi stessi e rinunciare a tutto ed occasioni del genere possono essere sicuramente utili a migliorarci”: così Giovanni Di Fonzo, dell’associazione Rati (Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione) presenta l’appuntamento a Vasto di sabato 19 maggio, alle ore 21, al Teatro Rossetti.
Sarà protagonista il duo Maclé, composto dalle pianiste Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi, nell’evento “Tango, sin antes ni después”, con Denio Derni, voce recitante, e i ballerini argentini Walter Cardozo e Margarita Klufan.
Appuntamento su iniziativa della stessa associazione in sinergia con la direzione artistica del Teatro Rossetti. Rati, ha ricordato Di Fonzo, persegue l’intento di promuovere il merito, il talento, la creatività, l’innovazione e lo sviluppo, impegnata in una serie di iniziative culturali per mettere in connessione l’universo giovanile con il mondo delle istituzioni, della scienza, della cultura, del lavoro e della produzione. In una conferenza stampa, assieme a Di Fonzo, sono stati il direttore artistico del Rossetti, Raffaele Bellafronte, la pianista Annamaria Garibaldi ed i componenti di Rati Gianlorenzo Molino e Italo Stante a presentare l’appuntamento di sabato. Bellafronte, accennando ai buoni riscontri della stagione concertistica 2011/2012 da poco conclusa al Rossetti, ha evidenziato l'apertura ai nuovi linguaggi e ad appuntamenti di qualità che imprezioscano ulteriormente l'offerta del Teatro a Vasto.
Per Annamaria Garibaldi, che ha specificato alcuni aspetti dello spettacolo in programma sabato, il tango va inteso non solo come danza, passione e sensualità, ma anche e soprattutto nella sua espressione di forma di ricerca di un’identità. “L’intento – ha sottolineato Annamaria Garibaldi – è di far vivere al pubblico del Teatro Rossetti l’emozione del tango attraverso l’incontro fra le varie arti e gli ambiti della cultura. La nostalgia del tango rappresenta una condizione esistenziale che le parole dei testi, delle poesie e dei racconti trasformano, per comunicare la ricerca dell’uomo. Uno spettacolo in cui musica, danza e poesia dialogano reciprocamente, determinando l’affermarsi di nuovi contenuti estetici”.