Tiziana Magnacca contro Domenico Di Stefano, una certezza c’è. Sarà decisamente un sindaco ‘giovane’ il prossimo di San Salvo.
Intenso e lungo il pomeriggio-serata dello spoglio nelle 20 sezioni elettorali cittadine per il voto del 6 e 7 maggio, ma sin da qualche ora successiva è emerso chiaro l’orientamento con direzione verso il ballottaggio tra centrodestra e nuovo centrosinistra. Dalle prime proiezioni è sembrata una 'lotta aperta' nel centrosinistra diviso, ma strada facendo, con la definizione dello spoglio delle schede, l'ex assessore della Giunta Marchese è apparso in confortante vantaggio rispetto all'ex sindaco Arnaldo Mariotti, candidato dal Partito Democratico. La presenza di due candidati, entrambi 'forti', proprio Di Stefano e Mariotti, ha di sicuro condizionato l'espressione del consenso in una città storicamente roccaforte del centrosinistra.
Con un vantaggio di 10 punti e più, anche agevolata dal frazionamento della coalizione a sinistra, è la candidata del centrodestra Tiziana Magnacca ad apparire in ‘pole position’, puntando alla conquista di palazzo di città. Da qui ai prossimi 20 e 21 maggio la campagna elettorale, già di fatto riaperta, di sicuro non farà annoiare i sansalvesi. Hanno giocato e giocheranno ancora un ruolo importante nella competizione, oltre ai tre già citati ‘competitor’, Fabio Travaglini (Udc) e Marco Sabatini (Movimento 5 Stelle). In termini percentuali la 'forbice' di Magnacca si è attestata tra il 40 e 42%, con Di Stefano intorno al 28-31, Mariotti al 18-20, Travaglini al 6-7 e Sabatini tra il 4 ed il 5. Complessivamente sono stati 12.605 i sansalvesi recatisi alle urne negli ultimi due giorni, per un dato percentuale finale del 75,83, con quasi 6 punti in meno rispetto all’81,29 del 2007.
‘Partita’ aperta, insomma. La soddisfazione, per ora, la si registra in entrambi i quartier generali delle coalizioni chiamate alla seconda e decisiva sfida elettorale. In casa centrodestra il riscontro viene giudicato incoraggiante e come una ottima base di partenza in vista del ballottaggio. Per Tiziana Magnacca un risultato “importante e da valorizzare in vista del ballottaggio. Un cambiamento storico, in questa città, è possibile”. Il consigliere regionale Nicola Argirò sottolinea l’importanza del ‘tesoretto’ di una decina di punti percentuali di vantaggio rispetto a Di Stefano. Nel centrosinistra la parola d’ordine è invece unità, quella da ritrovare dopo le divisioni recenti e meno recenti, che hanno prodotto la crisi dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Gabriele Marchese prima e la successiva spaccatura tra Pd e la restante parte della coalizione. I ‘segnali di pace’ non mancano e lo stesso Mariotti, che dice espressamente: “Voterò Di Stefano e inviterò i sansalvesi a farlo con convinzione”, parla di una città dove “deve continuare ad amministrare una coalizione di centrosinistra”. E subito s’infiamma la polemica: “Le dichiarazioni di Mariotti ingenerano tristezza – dice Magnacca -. Già sale sul carro che pensa sarà dei vincitori dopo aver fatto la guerra a Di Stefano”. Aggiunge Argirò: “Il Pd si è liquefatto a San Salvo e Mariotti ne prenda atto. Massimo rispetto per la carriera politica, ma la fine è ingloriosa”.