“Bisogna ridurre l’aliquota Imu sulla prima casa”: ad affermarlo il consigliere comunale del Pdl Etelwardo Sigismondi il quale ha presentato un emendamento per chiedere l’abbassamento dell’aliquota Imu sulla prima casa dallo 0,45, previsto dall’Amministrazione comunale, allo 0,40, aliquota base.
“Nella prossima seduta di Consiglio comunale, prevista per il 7 e l’8 maggio prossimi, daremo battaglia per tutelare le famiglie che, in un periodo di grave crisi economica, non possono subire stangate per rimpinguare le casse del Comune che, oltretutto, non offre servizi adeguati – ha detto Sigismondi - L’aliquota Imu prevista dall’Amministrazione è la più alta attuabile secondo le tabelle del Governo Monti”. E Sigismondi è sceso nello specifico: “Per un appartamento di 50 mq in periferia, che ha una rendita approssimativa di 400 euro, con l’aliquota dello 0,40 % si pagherebbero 69 euro, con quella dello 0,45 % si sale a 102 euro, con un aumento, dunque, di 33 euro; per un appartamento di 120 mq nel centro, che ha una rendita approssimativa di 800 euro, con l’aliquota dello 0,40 % si pagherebbero 472 euro, con quella dello 0,45 %, si sale a 556 euro, 77 euro in più. Non possiamo certo dire – ha aggiunto Sigismondi - che l’aumento applicato dall’Amministrazione Lapenna sia irrilevante. Un aumento applicato, tra l’altro, in controtendenza rispetto alla maggioranza dei Comuni italiani – ha concluso l’esponente del Pdl – il mio emendamento vuole essere un segnale di attenzione nei confronti delle famiglie vittime degli effetti che questa crisi sta producendo dal punto di vista occupazionale”.
Sigismondi ha anche annunciato che evidenzierà nel bilancio somme da reperire per coprire il disavanzo ed abbassare l’Imu.