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Sicurezza stradale e al terminal bus di via Conti Ricci: le esigenze restano solo desideri...

Tante chiacchiere dopo gli incidenti di vario tipo, ma nessun intervento concreto

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L’anno scorso, in piena estate, un investimento mortale sulla Statale 16 Adriatica a Vasto Marina: polemiche, tante, sulla poca sicurezza in zona, situazione amplificata da un’espansione edilizia e residenziale, specie nella bella stagione, rilevante.

 

Si parlò di una serie di accorgimenti utili, dai semafori a chiamata ad attraversamenti pedonali maggiormente tutelabili. Interventi? Nessuno.

 

Passa qualche mese, altra zona della città, il terminal bus di via dei Conti Ricci. Un grave incidente provoca il ferimento di una donna di Scerni, finita sotto un bus che sbaglia la manovra negli spazi di competenza. Anche qui, ‘fiume’ di parole sulla necessità di mettere in sicurezza l’area. Interventi? Nessuno. E, come rincaro, pure alcune opere successive che hanno ulteriormente aggravato lo stato complessivo. Insomma, si parla tanto e si conclude poco, come in tante altri settori della vita quotidiana in città. Per le più svariate ragioni, la prima, in particolare, il puntuale riferimento ai ‘soldi che non ci sono’, ma in realtà c’è anche una cronica incapacità, alla base, a ben gestire e risolvere determinate problematiche, senza una scala di priorità che, specie quando la cassa comincia a svuotarsi, dovrebbe essere una realtà più che un semplice auspicio…

 

CAPITOLO TERMINAL – Ci soffermiamo, in questo articolo, soprattutto sulla questione terminal bus. Fece scalpore l’episodio del 14 novembre scorso che coinvolse, suo malgrado, una pensionata 67enne di Scerni che attendeva l’autobus nell’area di una pensilina della struttura. Molto gravi le lesioni riportate dopo essere stata scaraventata a terra dal mezzo pesante che sbagliò la manovra e settimane e settimane di cure per risolvere i problemi. A distanza di più di 5 mesi da quel drammatico accadimento, nulla è cambiato all’interno del terminal. Anzi, sottolineano alcuni autisti, la situazione è pure peggiorata. Complice l’apertura di un nuovo supermercato in zona, infatti, la circolazione nell’area è aumentata con ‘invasioni’ continue delle aree riservate ai bus e realtà che, soprattutto nelle ore di punta, al mattino in particolare all’arrivo dei mezzi carichi di studenti, si presenta carica di disagi ed insidie. “Questo terminal sembra la ‘terra di nessuno’ – dice Fabio Di Pinto, autista -. Mancano i controlli, gli interventi promessi per la maggiore sicurezza sono carenti e qui ognuno fa il comodo suo. Non è una bella situazione, anche e soprattutto per chi opera quotidianamente in questo terminal. Si va avanti così da anni”. Nei mesi scorsi si era anche parlato di possibili concessioni a privati della gestione del terminal ma, a quanto pare, a parte alcuni incontri e confronti sulla questione, si è ancora ai soli pensieri e senza atti concreti. E a conferma dell’abbandono c’è anche l’area dello stesso incidente di cui si parlava in testa a questo capitolo. All’altezza della pensilina dove avvenne l’incidente è rimasto pure uno spazio vuoto e la pensilina danneggiata non è stata nemmeno sostituita…

 

Servirebbe un cambio di passo, un’accelerazione ed una svolta decisiva per dare risposte essenziali a questa e ad altre questioni stringenti della vita cittadina. Potrà mai esserci?

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