Vicenda ‘Pulchra’ e questione ‘start up’ della raccolta differenziata al centro di alcune puntualizzazioni rese oggi da esponenti dell’amministrazione comunale vastese.
Sull’inchiesta aperta nei confronti del precedente Cda della società a capitale misto pubblico-privato che si occupa del servizio igiene urbana in città, con l’avviso di conclusione delle indagini comunicato all’ex ad Giovanni Petroro ed ai componenti del consiglio di amministrazione di nomina comunale Enrico Tilli ed Ezio Di Santo per subappalto irregolare, massima attenzione ma, al momento, nessuna altra sottolineatura se non quella di “aspettare eventuali sviluppi del lavoro della magistratura” sulla vicenda. Delle due questioni parlano, in modo particolare, l’assessore all’Ambiente Anna Suriani ed i colleghi di Giunta Lina Marchesani e Marco Marra. “Aspettiamo di verificare il corso del lavoro della magistratura”, dice la Suriani.
Per la questione dell’affidamento a 4 associazioni (Arci, WWF, Legambiente e Giacche Verdi) della fase informativa e consegna kit per il nuovo sistema di raccolta rifiuti, finito nel ‘mirino’, in particolare dei rappresentanti locali delle associazioni ‘Codici Abruzzo’ e ‘Osservatorio Antimafia Abruzzo’ Riccardo Alinovi e Stefano Moretti, per l’”esagerazione” degli oltre 250.000 euro di rimborsi spese corrisposti dal 2009 ad oggi, difesa totale delle procedure seguite. Nella circostanza è stata Lina Marchesani, titolare della delega all’Ambiente nella precedente amministrazione, a ricordare l’appello lanciato pubblicamente alle associazioni, nella massima trasparenza, e l’affidamento ai quattro sodalizi di un incarico per gli amministratori vastesi ben gestito e con risultati apprezzabili ancora oggi pur con non poche situazioni di criticità che il sistema della raccolta differenziata mostra in città. “Dispiace che sia stato gettato fango – ha concluso l’assessore Suriani – su associazioni che hanno lavorato seriamente e con il massimo impegno”.