Lavoro nero o irregolare, violazione della legge in materia di sicurezza sul lavoro, Fisco evaso per 615mila euro, 668 aziende non a norma, 431 violazioni di carattere penale: questo il risultato dei controlli fatti nel 2011 dall'Ufficio territoriale del Lavoro di Chieti insieme con i Carabinieri.
I dati sono stati presentati durante l'ultima riunione della Direzione Territoriale del Lavoro, presieduta dal direttore di Chieti Cristina Di Muzio. Nei documenti sono stati illustrati anche i risultati delle ispezioni messe in atto nel primo trimestre del 2012 dove la situazione non appare migliore con il 70 per cento delle aziende controllate (155) irregolari e con 680 violazioni di cui 214 di carattere penale. Il settore dove si evidenziano maggiori irregolarità con un notevole lavoro sommerso è quello edile. I controlli sono stati indirizzati prevalentemente verso le aziende che operano nei settori ritenuti maggiormente a rischio in quanto a evasione contributiva, lavoro nero e irregolare: edilizia, agricoltura, industria e terziario.
Le aziende che sono state ispezionate sono state 1.358, della quali 668 sono risultate irregolari, per 991 violazioni di natura amministrativa, numero al quale si aggiungono le 431 violazioni di carattere penale. Nelle ispezioni 976 sono risultati i lavoratori irregolari e 198 in nero (senza alcun contratto). Di queste aziende 28 sono state sospese perché gli illeciti erano particolarmente gravi. I controlli in aziende sugli orari di lavoro non rispettati e sui riposi non fatti sono stati 525. In 138 casi gli ispettori si sono trovati di fronte dipendenti che con l'azienda avevano veri e propri rapporti di lavoro subordinato, ma dissimulati con contratti di collaborazione a progetto. I controlli sono stati incrociati oltre al personale della Direzione provinciale del Lavoro, sono intervenuti ispettori di Inps, Inail e Asl. Le irregolarità evidenziate corrispondono a una evasione al Fisco valutata in 615mila 702 euro.
Il settore più colpito è quello edile con applicazione di sanzioni amministrative per oltre 81mila euro e sanzioni penali per oltre 540mila euro. Le ispezioni sono continuate anche nel primo trimestre del 2012 nel quale la Direzione territoriale del Lavoro assicura che i controlli verranno ulteriormente potenziati in ossequio alle indicazioni diramate a livello nazionale per contrastare il lavoro nero, l'evasione fiscale e garantire una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro dove la provincia di Chieti per infortunistica detiene la 'maglia nera' nella regione.
I controlli saranno diretti anche a una corretta qualificazione dei rapporti di lavoro, alla vigilanza in materia di appalti illeciti, al controllo sulle condizioni di lavoro degli stranieri e del lavoro minorile. I settori che saranno oggetto di maggiore attenzione saranno quello edile, l'agricolo dove si riscontrano spesso false prestazioni e negli esercizi pubblici.