Le grandi incompiute e chissà se riusciranno mai ad esserle… compiute. Opere ‘scritte sulla carta’ da anni ma per le quali si resta ancora ad iniziali progetti e buone intenzioni, del tutto lontani dalla concretizzazione e da seppur un accenno di realizzazione pratica.
Su tutte a Vasto c’è il nuovo ospedale comprensoriale. Se ne parla da più di 10 anni ormai e l’argomento, puntualmente – e specie a ridosso o nel corso delle varie campagne elettorali -, torna d’attualità, salvo poi non vedere alcun passaggio effettivo in avanti. L’ubicazione, dibattuta e contestata, almeno esiste ed è quella di località Pozzitello, su terreni di proprietà comunale di Vasto al confine con San Salvo già finiti nella disponibilità della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Dalla stessa direzione della Asl, ciclicamente, arrivano rassicurazioni. Il nuovo ospedale di Vasto, proprio per il fatto della localizzazione già decisa, è tra quelli in cima ai previsti interventi di edilizia sanitaria in Abruzzo. Intanto, però, la zona dove dovrebbe sorgere (il condizionale è quanto mai d’obbligo) il polo sanitario appare come una ‘landa’ deserta e priva dei più elementari servizi. Passeranno altri decenni, commentano, amareggiati, alcuni ex consiglieri comunali vastesi. E tornano a suonare come beffa le parole risalenti al 2000 pronunciate dall’allora assessore regionale alla Sanità, Rocco Salini, nel corso di un convegno organizzato all’auditorium del Centro Servizi Culturali di via Michetti: “Nuovo ospedale due anni chiavi in mano” disse Salini. La storia ha invece preso un’altra strada…
Nuovo ospedale come prima incompiuta, insomma, ma altre se ne aggiungono alla lista. Ecco, allora, la variante alla Statale 16 Adriatica nella zona costiera tra Vasto e San Salvo. Pure di questa si parla da tanti anni e ugualmente ogni tanto si rinnovano vertici, annunci di studi di fattibilità e di finanziamenti già esistenti, ma intanto l’area del Vastese resta tra le poche del litorale non interessate da un arretramento della linea di strada. Statale 16 che, specialmente nel tratto a sud di Vasto Marina, interessato da un’espansione residenziale rilevante, appare del tutto fuori luogo per la sua natura ‘extraurbana’ e del tutto lontana dall’avere quelle condizioni minime di sicurezza richieste per un’arteria interna.
Nella lista inseriamo pure un’altra opera in campo sanitario, quella della residenza per anziani prevista in località Sant’Onofrio di Vasto: 13 anni fa l’inizio dei lavori. Risultato? Pilastri, fondamenta, cantiere più volte finito sotto sequestro e poi liberato dai sigilli, spesa, già affrontata, di un milione e mezzo di euro, ma completamento lontano e progetto tornato ad essere chiuso in un cassetto… E poi tutta una serie di opere di più 'modesta' entità, soprattutto in tema di viabilità stradale, tra rotatorie e miglioramenti di arterie, ma comunque importanti per sicurezza e vivibilità.