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A giudizio per la morte del piccolo Paolo Alinovi, l'udienza slitta a giugno

In cinque, tra medici e anestesisti dell'ospedale di Pescara, coinvolti nel triste caso

a cura della redazione
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Rinviata al prossimo 25 giugno l'udienza preliminare con 5 operatori sanitari dell’ospedale ‘Santo Spirito’ di Pescara, tra medici e anestesisti, rinviati a giudizio per il triste episodio della morte del piccolo Paolo Alinovi, il bimbo di 3 mesi di Vasto, figlio di Barbara Maragna e Mario Alinovi. E’ quanto ha deciso, questa mattina, il Gup del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea. Nell'udienza odierna uno dei 5 imputati ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato e anche gli altri coinvolti potrebbero valutare l'opportunità di formulare la richiesta di giudizio alternativo. Le accuse contestate sono di omicidio colposo e concorso in omicidio colposo. Il cuoricino di Paolo Alinovi cessò di battere a fine luglio 2009 dopo l’effettuazione di due interventi chirurgici, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro, all’ospedale di Pescara. Interventi che erano stato definiti di ‘routine’. Secondo la Procura di Pescara, che ha coordinato le indagini sul decesso del bimbo, la morte del piccolo Paolo fu determinata da "imperizie e negligenze" da parte dei medici che avrebbero dovuto assisterlo e curarlo.
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