"L'anfiteatro romano, divenuto col tempo la base dell’attuale piazza Rossetti, è un patrimonio che la nostra città non può continuare ad 'occultare' e l'attuale ri-pavimentazione dell'anello doveva essere l'occasione per dare a questo intervento una valenza ed un fine diversi".
Il coordinamento cittadino di Futuro e Libertà per l'Italia interviene in merito all'opera pubblica attualmente in corso al centro di Vasto e alla parte di muro romano riaffiorata dopo le prime operazioni di rimozione dell'asfalto.
"Appena al di sotto dell’asfalto - sottolinea in una nota il coordinamento cittadino di Fli -, sono emersi i reperti romani di un muro costruito probabilmente con la tecnica dell’opus reticulatum: dall'assessore ai Lavori pubblici ci saremmo aspettati subito una proposta di rilancio e di migliore valorizzazione come, ad esempio, la realizzazione di un pavimento pedonabile in acciaio e vetro, almeno per una porzione di quell'anello. Magari si sarebbe anche potuto ipotizzare un parco archeologico itinerante, dalla centralissima piazza Rossetti e fino alle Terme Romane, coinvolgendo anche il museo archeologico di Palazzo d'Avalos. Constatiamo, però, che l'Amministrazione si è affrettata solo a rassicurare che i lavori continueranno così come sono partiti; con inevitabili ritardi, dovuti al monitoraggio costante della Soprintendenza dei Beni Archeologici, e con l'intento, appunto, di continuare ad occultare le bellezze archeologiche di chi, prima di noi, ha pensato ad impreziosire la nostra città ".
L'invito, al Comune, è a "ripristinare l'immediata accessibilità dell'anello, salvaguardando così le aspettative di commercianti e residenti, ed a rivedere, con maggiore ponderazione, il progetto, al fine di fornire ai lavori di ri-pavimentazione una finalità più ampia".