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Processo autovelox in Tribunale a Vasto: accolte 422 parti civili

La prossima udienza fissata al 10 maggio

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Presunta truffa dell'autovelox sulla fondovalle Trigno: il Tribunale di Vasto - presidente Antonio Sabusco, giudici a latere Pasquale Fabrizio e Giovanni Falcione, ha accolto 422 costituzioni di parte civile nel processo. La decisione, a lungo ponderata dai magistrati del collegio, è stata comunicata ai ricorrenti all'apertura dell'udienza di ieri. Esulta il Comitato anti-autovelox. «Solo i nostri legali hanno raccolto 422 richieste di risarcimento per 522 multe. A queste se ne aggiungeranno molte altre presentate singolarmente dagli automobilisti», dice Antonio Turdò, presidente del comitato. Il processo è stato aggiornato al prossimo 10 maggio e quel giorno in aula saranno presenti anche molti automobilisti provenienti da fuori regione. Quindici le persone indagate: amministratori comunali, vigili urbani e tecnici. Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, peculato, abuso d'ufficio e violazione dell'articolo 97 della Costituzione. La vicenda, partita sei anni fa con le indagini dei carabinieri della compagnia di Atessa, continua a regalare colpi di scena. In ballo ci sono infatti mega risarcimenti dei danni. Solo il Comitato contesta multe per un importo di 87 mila euro: 27 mila euro incassate dal Comune di San Giovanni Lipioni, 23 mila da Fresagrandinaria, 14 mila da Cupello, 15 mila da Lentella e 8 mila da Dogliola. La vicenda tiene impegnato un esercito di avvocati. Sette i legali del Comitato: Antonio Ferri di Campobasso, Pasquale Lollino, Michele Ladisernia, Adele Bonifacio e Maria Antonietta Mariani di Isernia, Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni di Vasto. Contro di loro altrettanti colleghi: Nicola Artese, Giovanni Cerella, Domenico Conti, Arnaldo Tascione, Pierpaolo Andreoni e Sabatino Besca. Comunque andrà a finire, la vicenda costituisce un precedente. «Molte associazioni del Nord ci hanno pregato di tenerle informate sull'evoluzione della vicenda», fa sapere Turdò. Il business degli enti locali quantificato dai carabinieri è di due milioni di euro, circa 600 mila nel 2005, 800 mila nel 2006 e altrettanti nei primi nove mesi del 2007. Dalle indagini dei militari coordinati dal capitano Antonio Spoletini sarebbe emerso che il solo Comune di San Giovanni Lipioni nel 2005 contestò più di 4.500 infrazioni. «Le multe con l'autovelox sulla Trignina furono circa 16 mila», ricorda Turdò. «L'auspicio è che questo processo serva ad evitare che in futuro gli automobilisti possano essere nuovamente oppressi dalle multe», conclude Turdò.
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