Scatta il countdown per l’inizio della nuova stagione in Moto 2 (il via con il Gran Premio del Qatar l’8 aprile) e ad un mese dallo ‘start’ la ‘tensione sportiva’ è in crescita nell’entourage del pilota vastese Andrea Iannone ed in lui stesso. La messa a punto della nuova moto, con il ritorno al telaio Speed Up, di nuova concezione e un forcellone sempre targato Speed Up, prosegue. Ed è sul circuito di Vallelunga che Iannone ha messo alla prova il nuovo prototipo assemblato. "Siamo andati a provare la moto nuova per vedere come andava - ha commentato ‘Ian 29’ in un’intervista rilasciata alk sito internet specializzato motogp.com -. Sicuramente c’è molto da lavorare, questa è stata l’impressione generale. Questa moto nuova ha buone potenzialità, ma sarà molto importante non dare nulla per scontato: ci sono sensazioni positive, ma bisogna ancora adattarla alla mia guida. Torneremo a provarla a Jerez – aggiunge Iannone -, purtroppo c’è un sacco da fare e non avremmo il tempo di scendere ancora in pista prima delle prove Irta di fine marzo". Lavoro e sviluppo in primo piano, insomma. “Nuovo telaio e nuovo forcellone targati Speed Up e forse già a Jerez arriveranno le nuove carene – dice ancora Andrea Iannone -. Riguardo il forcellone sarà in carbonio, mentre per quanto riguarda il telaio è decisamente innovativo per la forma rispetto agli altri. Il feeling è buono e abbiamo deciso che correremo con questa moto perché di partenza non siamo andati peggio che con Ftr, quindi, mal che vada, andremo ‘uguale’, non peggio. Il potenziale c’è, ma va sfruttato". Le buone aspettative, per un’ulteriore stagione da protagonista, dopo il terzo posto mondiale della scorsa stagione, alle spalle di Bradl e Marquez non mancano. “Intanto iniziamo senza pensare al titolo – rimarca il giovane pilota di Vasto -. Vogliamo ottenere buoni risultati. Sono rimasto in Moto2 perché voglio continuare a divertirmi e raccogliere risultati importanti. Sono ancora abbastanza giovane e ho deciso di rimanere un altro anno e provare a fare meglio delle stagioni 2010 e 2011". Sui possibili ‘rivali’ per la lotta al vertice cita i nomi di Marquez, Redding, Simon, Smith, Luthi, Espargarò e Rabat. “Sono tutti forti! Non si può mai sapere come va, difficile fare previsioni". Infine, sul mancato salto di categoria nella classe ‘regina’ della MotoGP tanta consapevolezza e pochi rimpianti. “Possibilità per passare in MotoGP ce ne erano, in particolare con il team Pramac Ducati, ma sono felice di essere rimasto in Moto 2 e tra un anno penseremo a salire, con una moto nuova".