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'Volontari per la sicurezza' e risposta del sindaco: 'Legge ignorata'

Di Michele Marisi (Giovani in Movimento) interviene nuovamente sulla questione

a cura della redazione
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"Formate regolare associazione e comunicate il tutto alla Prefettura la quale la iscriverà all’Albo e avviserà le Forze di Polizia": questa la risposta del sindaco Luciano Lapenna, tramite lettera, alle richieste di 'Giovani in Movimento' di poter concretizzare i 'volontari della sicurezza' per una serie di maggiori controlli in città. Marco di Michele Marisi, responsabile del gruppo giovanile di centrodestra, subito replica: "La questione è che il sindaco, evidentemente, non ha studiato né la legge 94/2009 né il decreto dell’agosto 2009, e dunque, oltre ad ignorare cosa prevede la legge, dimostra una certa leggerezza e superficialità. Ricordo che la legge n° 94 del 15 luglio 2009 introduce la facoltà per il sindaco, previa intesa con il Prefetto, di avvalersi dell’aiuto di associazioni volontarie di cittadini non armati per il controllo del territorio le quali vengono iscritte in un elenco presso la Prefettura competente. Successivamente, con decreto ministeriale dell’8 agosto 2009 sono stati determinati gli ambiti operativi e i requisiti richiesti a questo tipo di associazioni. Nel decreto si evince che il sindaco, se ritiene di volersi avvalere della collaborazione di queste associazioni per il controllo del territorio, deve emanare apposita ordinanza. Successivamente può stipulare convenzioni con queste associazioni per il controllo del territorio, dette ‘volontari per la sicurezza’, per individuare le zone da sorvegliare e per disciplinare il piano d’impiego per effettuare le segnalazioni ai corpi di Polizia municipali e statali. Il nostro gruppo politico - aggiunge - non può organizzare questo tipo di associazione in quanto proprio l’art. 1, comma 2 capoverso ‘b’ che elenca i requisiti per l’iscrizione delle associazioni di osservatori volontari, recita testualmente: ‘Non essere espressione di partiti o movimenti politici, né di organizzazioni sindacali né essere ad alcun titolo riconducibili a questi'" "Siamo nuovamente a chiedere al sindaco - conclude di Michele Marisi - se ritiene che l’avvalersi dei ‘volontari per la sicurezza’ possa secondo lui essere d’aiuto a controllare il territorio di Vasto e dunque di adoperarsi affinché riesca a creare le condizioni per far formare un gruppo di volontari, magari coinvolgendo associazioni che operano in campi simili, e successivamente procedere secondo la legge. Anche perché non solo a chiedere che la città usufruisca di questa opportunità sono diversi cittadini, associazioni e commercianti, ma soprattutto è evidente che la nostra città non è sicura".
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