Una serie di sequestri preventivi finalizzati ad una successiva confisca nei confronti di beni, immobili e mobili, nella disponibilità di alcuni dei soggetti coinvolti nell'operazione 'Tramonto', coordinata a Vasto dalla locale Procura della Repubblica e condotta dai Carabinieri che ha portato all'esecuzione di 66 provvedimenti di arresto per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti ed armi.
I particolari degli sviluppi delle attività di indagine sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Compagnia di Vasto dell'Arma in piazza Dalla Chiesa, dal comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Giuseppe Cavallari, dal capitano Giuseppe Loschiavo, responsabile della locale Compagnia, e dal tenente Loredana Lenoci, alla guida del Nucleo Operativo Radiomobile a Vasto.
Interessati beni per un valore complessivo che arriva a toccare i 3,5 milioni di euro. Tra questi due immobili a Portici (per un valore complessivo di circa un milione), un appartamento di lusso a Roma (1 milione e mezzo di euro), un terreno agricolo in provincia di Roma per un valore di circa 300.000 euro, contanti per 38.760 euro, 4 assegni bancari per 22.250 euro, un conto corrente acceso presso il Banco di Napoli di Ercolano, una carta del tipo 'Postapay', 2 moto (Yamaha XT600 e Honda XL700 per 12.000 euro) e 3 autovetture (un'Audi 'A3', una Fiat '500' ed un'Opel 'Corsa' per un valore di circa 25.000 euro). Tutti beni per i quali i titolari dovranno dimostrarne eventuale 'lecita provenienza' per tornare ad averli nelle proprie disponibilità .
I provvedimenti sono stati notificati agli interessati, ancora ristretti in carcere, nelle case circondariali di Vasto, Foggia, Napoli-Poggioreale, Chieti, Salerno, Pescara, Catania, Teramo e Larino dove si trovano i reclusi coinvolti nella maxi operazione antidroga. Tra i destinatari spiccano i coniugi Lorenzo Cozzolino e Italia Belsole, arrestati a Gissi dove peraltro vivevano in un'abitazione di edilizia popolare denunciando zero redditi al fisco e Abramo Di Guglielmi, 47enne romano martedì condannato a 8 anni di reclusione, con rito abbreviato, dal Tribunale di Vasto per spaccio di droga.