“Mi rincresce dirlo, ma nelle politiche di promozione turistica Vasto è colpevolmente assente, anche lì dove non era necessaria la presenza fisica di amministratori o funzionari, ma solo proposte di eventi ed offerte del territorio sui banchi degli stand della Regione Abruzzo”.
E' quanto sottolinea Nicola Del Prete, capogruppo di Alleanza per l'Italia ed ex assessore al Turismo nella prima Giunta del sindaco Lapenna.
“Ad esempio - aggiunge -, mi chiedo come mai il Comune di Vasto non abbia partecipato alla Fiera di Oslo, visto che in un recente passato sono stati investiti dallo stesso Comune svariate migliaia di euro in promozione per quella proposta? Non credo di ricordare male, ma nel 2010 l'amministrazione comunale Lapenna si vantò di aver fatto affiggere per un mese un manifesto 5 per 2 all'aeroporto norvegese e lo stesso sindaco partecipò direttamente ad una trasferta ad Oslo dove incontrò numerosi tour operator norvegesi, i quali ricambiarono e furono ospiti di questo nostro territorio. Che fine ha fatto questo progetto che puntava sull'enogastronomia? E non si dica che è stata una questione economica, perché volete sapere quanto sarebbe costato al Comune di Vasto partecipare alla fiera di Oslo che si è conclusa pochi giorni fa e dove la parte del leone, ancora una volta, l'hanno fatta gli operatori turistici teramani? Solo 300 euro! Certo, ai norvegesi interessa poco il turismo mare, ma non abbiamo sempre detto che diversificare l'offerta bisogna puntare sull'enogastronomia e sulla cultura? Quest'anno la Fiera di Oslo ha contato 42 mila presenze in tre giorni e l'Abruzzo era presente con 4 operatori: Consorzio Abruzzotravelling, Gruppo Hotel Santacroce, Consorzio Abruzzo promotion e Comune di Montesilvano. E Vasto che prima degli altri aveva investito su questo mercato è rimasto completamente fuori, azzerando colpevolmente la strategia di promozione avviata nel 2009, lasciando in mano ad altri una fetta di mercato che poteva interessare, sul nostro territorio, le strutture ricettive come bed and breakfast e campeggi attrezzati".
La conclusione di Del Prete: "Ha ragione l'assessore regionale al Turismo Di Dalmazio quando dice: 'Non ci limitiamo a seguire semplicemente le consuetudinarie partecipazioni fieristiche bensì procediamo a selezioni ed analisi attente, ad una programmazione integrata per aggredire i mercati ed al monitoraggio dei ritorni per valutare l'efficacia dell'investimento'. E quando si seleziona ed a Vasto si offre la possibilità di partecipare con 300 euro, l'amministrazione comunale cosa fa? Rinuncia. Così come ha rinunciato alla Bit di Milano. E se il problema delle ristrettezze economiche è reale, perché, allora, non si affida il materiale propagandistico delle anteprime (a proposito, quest'anno è stato fatto?) a quei consorzi o associazioni di categoria settoriali che potrebbero rappresentare e promuovere anche questo territorio? Azzardo una risposta: semplicemente perché Vasto non ha più alcuna strategia di promozione turistica, perché non ci crede, considerato che dal bilancio 2011 nel settore turismo sono state tolte, con variazioni di bilancio, somme consistenti. E se non si punta sul turismo, questa città, lentamente, è destinata a morire”.