"Il destino dei Tribunali abruzzesi è sempre più negativamente segnato": è quanto sottolinea Massimo Carugno, segretario regionale del Partito Socialista.
"Alla Camera, in prima lettura - sottolinea -, l'emendamento all'art. 16 del decreto 'mille proroghe' presentato dall'on. Scelli, con il quale si puntava ad allargare a 24 mesi i tempi di attuazione della revisione delle sedi giudiziarie, è stato bocciato. Simile emendamento, presentato al Senato dai senatori Piccone, Di Stefano, Pastore e Tancredi con il quale, per i Tribunali della provincia dell'Aquila, si fissava una moratoria di 36 mesi è stato dichiarato 'improponibile'. Tale esito disastroso della azione politica - aggiunge Carugno - fa il paio con la scellerata e allucinante risoluzione del Consiglio regionale d'Abruzzo che ha fissato una sorta di 'hit parade' dei Tribunali abruzzesi da salvare mettendo al primo posto Avezzano".
Per il segretario regionale socialista il quadro che emerge della azione della politica per tale battaglia "è di una desolazione mortale".
L'unica via d'uscita, ribadisce Carugno, è quella che "abbiamo delineato da tempo e cioè una azione incisiva del presidente Chiodi presso il Governo con la quale si faccia capire che l'Abruzzo, per il suo particolare territorio, non può rinunciare a nessuno dei 4 Tribunali (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, ndr.), senza ordine di preferenze, perché tre quarti del suo territorio si vedrebbe sguarnito totalmente di un qualunque presidio di legalità . Chiodi - conclude - deve sbugiardare quella risoluzione iniqua e sensa senso e deve capire che questa è una battaglia che lui deve prendere per mano e guidarla fino alla fine in difesa di tutti e quattro i Tribunali abruzzesi".