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'Caos' sulla Statale 16 e autotrasportatori bloccati: 'Abbandonati al nostro destino'

Un centinaio di mezzi pesanti nella zona di Vasto Nord

a cura della redazione
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"Abbandonati al nostro destino": amarezza e sconforto in numerosi autotrasportatori rimasti incolonnati lungo la Statale 16 Adriatica, in territorio di Vasto, in particolare nell'area di Vasto Nord. Traffico interdetto sull'autostrada A14, passaggio obbligato lungo la Nazionale e, a parte i più 'fortunati' che sono riusciti a fermarsi in alcune aree di servizio della zona, per gli altri sosta all'addiaccio e assistenza garantita dai volontari della Protezione Civile e dalla Polizia Municipale considerando lo stop imposto dalle forze dell'ordine a proseguire in direzione nord per via di alcuni tratti di strada a rischio. Un centinaio i mezzi fermi in zona, per un 'serpentone' che si sviluppa per quasi 3 chilometri, a partire dalla rotatoria nell'area di Punta Penna. Situazione che rende oltremodo problematica la normale circolazione veicolare nel tratto interessato. A livello nazionale, intanto, sempre in riferimento alla neve e all'autotrasporto interviene, lanciando l'allarme, Coldiretti. Cinquantamila tonnellate di prodotti alimentari deperibili tra latte, fiori, frutta e verdura sono a rischio consegna a causa del maltempo e delle nevicate che stanno investendo la penisola. "Una situazione pesante per le imprese agricole dopo il grave bilancio di 200 milioni di danni provocato dallo sciopero dei Tir con la quale - sottolineano alla - rischiano presto di fare i conti anche i consumatori perché le forniture sugli scaffali dei supermercati non sono ancora tornate alla normalità. Con l'emergenza, per pulire le strade, sono stati mobilitati anche molti agricoltori della Coldiretti con trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo. Un intervento - sottolinea la Coldiretti - utile a consentire la circolazione in molti chilometri di strada, per scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie, interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento. All'impossibilità di effettuare le consegne di prodotti deperibili - continua l'organizzazione - si sommano i danni per le aziende agricole provocati dal gelo, che mette a rischio soprattutto le coltivazioni invernali in campo aperto, come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli. Se poi la temperatura dovesse rimanere a lungo sotto i dieci gradi - conclude la Coldiretti - a soffrire sarebbero anche le piante di olivo e la vite, come accadde con il grande freddo del 1985". FOTO di PIERFRANCESCO NARDIZZI
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