Presidio-bis, da questa mattina alle 9.30, ed eco nazionale per la mobilitazione che continua relativamente alle speranze di riconversione industriale del sito Golden Lady (per ora solo speranze purtroppo, dal momento che nulla di concreto, al di là di ottimistiche previsioni, ancora si materializza).
Ultimo sabato del mese e, come previsto anche per i prossimi, lavoratori e rappresentanti delle organizzazioni sindacali si ritroveranno davanti al sito della Val Sinello per mantenere accesi i riflettori su una situazione problematica e spinosa che interessa quasi 400 lavoratori. Per l'occasione saranno presenti in Val Sinello telecamere, operatori e microfoni di 'Presa diretta', la popolare trasmissione condotta e curata da Riccardo Iacona in onda la domenica sera su Rai 3. La troupe non si fermerà solo davanti alla sede dell'insediamento tessile ormai in dismissione, ma realizzerà una serie di filmati ed interviste nei centri dell'entroterra in considerazione degli effetti sulle comunità della chiusura dell'industria e, in generale, di una realtà occupazionale che di sicuro non è rosea.
Per l'appuntamento odierno nuovi appelli e sollecitazioni sono pervenuti alle istituzioni per verificare possibili benefici da alcuni annunciate, ma finora non concretizzate, ipotesi di sviluppo per la zona industriale della Val Sinello (riconoscimento area di crisi e previsti benefici per eventuali investitori a livello produttivo). Le organizzazioni sindacali territoriali Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uilta-Uil, la Rsu di stabilimento ed i lavoratori hanno invitato ad essere presenti a Gissi i presidenti di Regione Abruzzo e Provincia di Chieti, Gianni Chiodi ed Enrico Di Giuseppantonio, e il sindaco di Gissi Nicola Marisi.
L'iniziativa sarà la seconda del genere dopo l'iniziale di sabato 17 dicembre dello scorso anno e si ripeterà ogni ultimo sabato anche dei prossimi mesi "per mantenere viva l'attenzione sulla drammatica situazione occupazionale che sta colpendo i 374 lavoratori della Golden Lady e le loro famiglie con pesanti ripercussioni sull'economia dell'intero comprensorio. Il tempo passa inesorabilmente - concludono i rappresentanti dei lavoratori -, ma senza soluzioni concrete all’orizzonte”.