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''NO ALLO SMANTELLAMENTO DEI PICCOLI OSPEDALI'', PROTESTA IL CENTRODESTRA

a cura della redazione
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No allo smantellamento dei piccoli ospedali. I gruppi di minoranza del Consiglio provinciale di Chieti si ribellano a quanto previsto dal piano di risanamento della Sanità abruzzese elaborato dall'assessore regionale Bernardo Mazzocca. ''I presidi di Gissi, Atessa, Casoli, Guardiagrele, quelli che risultano penalizzati dal progetto regionale - hanno affermato i rappresentanti di Alleanza Nazionale (Mauro Febbo e Antonio Tavani), Forza Italia (Claudio Orlandi e Nicola Argirò) e Udc (Nicola Cicchitti, Gaetano D'Onofrio e Nicola Mincone), devono restare in vita nel pieno delle loro capacita' assistenziali per garantire servizi qualificati e celeri alle popolazioni dei rispettivi territori''. Il capogruppo di An ed ex presidente della Provincia di Chieti, Mauro Febbo, ha duramente criticato le scelte della Regione che ''penalizzano pesantemente e in modo prevalente, rispetto ad altre, la provincia di Chieti in quanto, su sei ospedali di quarta ed ultima fascia, ben quattro si trovano nel Chietino''. Secondo Febbo la Regione si appresterebbe a tagliare in Abruzzo ben 80 reparti ospedalieri mentre regna il silenzio sulla Riabilitazione e sul ruolo dei privati. ''Esiste, e ne siamo consapevoli, un problema di deficit nella sanità regionale, e siamo d'accordo sul fatto che esistono dispendiosi reparti doppione. Ma riteniamo anche la chiusura di tanti piccoli ospedali servirebbe a ben poco. Piuttosto, per quale ragione - si domanda il capogruppo di An - si acquistano quattro Tac e nessuna Risonanza Magnetica? Quando il manager della Asl di Chieti, Maresca, darà vita all'azienda ospedaliero-universitaria? Quando risolverà il problema dei ricoverati in barella, delle lunghe liste di attesa, dei parcheggi?''. Nel suo intervento, Nicola Cicchitti, capogruppo dell'Udc, ha sottolineato il fatto che il piano regionale colpisce le popolazioni più deboli, quelle delle zone interne e crea conflitti tra le comunità mentre i piccoli ospedali devono continuare a poter garantire reparti e servizi, come la chirurgia, il laboratorio analisi, la radiologia per offrire prestazioni specialistiche qualificate in presidi ospedalieri facilmente raggiungibili dagli utenti. ''Noi vogliamo far conoscere la voce di questa provincia - hanno concluso gli esponenti dell'opposizione - Per questo organizzeremo una serie di incontri sul territorio''.
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