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Maxi processo 'autovelox selvaggio', 16 a giudizio e quasi 300 parti civili

La prima udienza in Tribunale a Vasto

a cura della redazione
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Ha subito un prevedibile rinvio, al prossimo 15 febbraio, la lunga e articolata vicenda giudiziaria ribattezzata 'Autovelox selvaggio' sulla Statale 650 Fondovalle Trigno. L'occasione, stamane, è stata però utile ad avere ufficiali e confermati quelli che sono i numeri 'grossi' che l'accompagnano: 16 a giudizio, tra amministratori comunali, personale della Polizia Municipale e delle società di rilevamento della velocità in strada e complessivi 272 automobilisti costituitisi come parti civili, in contestazione di un totale di 322 multe comminate lungo la Trignina nel periodo compreso tra il 1° ottobre del 2007 ed il 31 dicembre 2010, multe per le quali chiesto un risarcimento danni di 88mila euro. Ma a riguardo il Comitato 'Pro Trignina Abruzzo e Molise' presieduto da Antonio Turdò, dall'azione del quale si è messa in moto l'inchiesta coordinata da Carabinieri e Procura della Repubblica, sottolinea che sono quasi 16mila le sanzioni nel 'mirino' e, se gli sviluppi processuali dovessero incanalarsi verso le condanne, lo stesso Turdò non esclude l'avvio di una ben più ampia 'class action', riconsiderando anche i tanti automobilisti negli anni multati (dal 2005), ma non costituitisi in giudizio. Un 'piccolo esercito' di avvocati ha questa mattina 'invaso' la sede di via Bachelet, dove a mezzogiorno era convocata l'udienza odierna. Il processo è stato incardinato davanti al presidente del Tribunale di Vasto, Antonio Sabusco, giudici a latere Giovanni Falcione e Fabrizio Pasquale, con la pubblica accusa rappresentata dal sostituto Giancarlo Ciani. A giudizio Giuseppe Cavallone, 51 anni, Gianfranco Caravaggio, 42 anni, Giosuè Forgione, 57 anni, Michele Di Dia, 53 anni e Domenico Profeta, 50, facenti parte del personale della Polizia Municipale di alcuni Comuni del Vastese, Maurizio Antonini, 41 anni e Giovanni Di Stefano, 50 anni, ex sindaco ed attuale primo cittadino di Fresagrandinaria, Nicola Di Stefano, 34 anni, e Giuseppe Besca, 45, soci di un'impresa noleggiatrice degli autovelox, Pierluca Di Giuseppe, tecnico, Giovanni Giammichele, 35 anni, ex sindaco di Dogliola, Leandro Di Lallo, 52 anni, e Carlo Moro, 48 anni, ex ed attuale sindaco di Lentella, Nicolino Di Giuseppe, 56 anni e Antonio Marchesani, 52 anni, comandante della Polizia Municipale di Cupello. Gli avvocati difensori contestano diverse costituzioni di parte civile e ribadiscono la piena fiducia nell'operato dei giudici per il riconoscimento della regolarità nei comportamenti dei propri assistiti.
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