Tra le modifiche allo Statuto Comunale, approvate all’unanimità nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale figura l’inserimento dell’art. 10/bis “Definizione dei servizi pubblici comunali privi di rilevanza economica”.
Con questa aggiunta "il Comune di Vasto nel suo Statuto - sottolinea il segretario del Circolo locale di Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra, Fabio Smargiassi - sancisce il riconoscimento al 'diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico', e 'riconosce al servizio idrico integrato lo status di servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e senza fini di lucro'. Rientrano in questo principio anche altri servizi pubblici locali quali il servizio sanitario, l’igiene pubblica, i servizi sociali, la tutela dei beni culturali e delle risorse ambientali e paesaggistiche. Abbiamo portato a compimento un lavoro che è frutto di banchetti informativi sull’acqua bene comune che il Circolo di Rifondazione Comunista ha avviato sin da settembre 2009, prima raccogliendo oltre 800 firme per la modifica dello Statuto comunale e, successivamente, insieme al Comitato Referendario per il 'sì' abbiamo raccolto più di 3mila firme per la presentazione del Referendum che ha portato a Vasto un ottimo risultato elettorale, superando il quorum con oltre il 62% dei votanti vastesi".
Per Rifondazione si tratta, però, di "un lavoro che oggi rischia di essere minato dal Governo Monti che si appresta a liberalizzare i servizi pubblici, tra i quali l’acqua, delegittimando il risultato referendario e quindi la volontà popolare". Il Circolo di Rifondazione 'Sante Petrocelli' invita pertanto a firmare on line l'appello 'Giù le mani dall'acqua e dalla democrazia', promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, sul sito www.acquabenecomune.org