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Biomasse: 'no' alla mozione delle minoranze e centrosinistra diviso

Tensione in Consiglio comunale. Si chiederà alla Regione la revisione dell'autorizzazione

a cura della redazione
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Il centrosinistra si divide con due odg sulla questione biomasse a Punta Penna, ma è compatto nel bocciare la mozione delle minoranze con la quale si chiedeva la revoca dell'autorizzazione (da tempo rilasciata con la decisione della Regione sulla base di una nodale Conferenza di Servizi). Non si è trovato il punto di incontro tra le varie realtà consiliari e, alla fine, la maggioranza non ha accolto alcuna delle proposte delle opposizioni, manifestando ulteriori divergenze e frammentazioni al suo interno. In sostanza, quel che viene fuori è la richiesta di una revisione alla Regione dell'autorizzazione concessa alla 'Istonia Energy' per la costruzione della centrale a Punta Penna e la necessità di un 'patto del territorio' (politica-industria-associazioni ambientaliste) per la 'convivenza' nell'area del porto vastese. Davanti ad una nutrita presenza di cittadini e rappresentanti di associazioni, comitati e movimenti politici, nell'aula consiliare 'Giuseppe Vennitti' si è sviluppata una riunione dell'assise civica nella quale non sono mancati i momenti di tensione e con un'infinità di contrapposizioni e divergenze, all'interno delle stesse componenti di maggioranza e minoranza. Sulla mozione, primo firmatario Mario Della Porta (e siglata anche da Desiati, Bischia, D'Alessandro, Giangiacomo e D'Adamo), 13 i 'no', 8 i 'sì' ed una astensione. Sull'emendamento presentato da Desiati e Bischia, con il quale si chiedeva una moratoria alla Regione Abruzzo per l'autorizzazione regionale rilasciata alla 'Istonia Energy' per l'impianto di via don Pino Puglisi nell'area industriale del porto, 13 i 'no', 6 i 'sì' e 3 le astensioni. Da parte sua la maggioranza di centrosinistra ha prodotto due distinti documenti, uno firmato da 4 consiglieri, Molino e Amato (Pd), Sabatini (IdV) e Barisano (Socialisti) ed un altro dalla parte restante del Pd, Giustizia Sociale, Sel e Rifondazione Comunista. Nel primo si sottolinea la necessità del 'patto per il territorio' proposto dal sindaco Lapenna a categorie industriali ed ambientaliste di zona, nell'altro si chiede alla Regione una revisione dell'autorizzazione rilasciata alla 'Istonia Energy' alla luce di sopraggiunte situazioni (Parco Costa Teatina soprattutto e necessità di acquisire certezze sulla qualità dell'aria) che impongono una riflessione su determinati insediamenti possibili in un'area come quella di Punta Penna a ridosso di riserva naturale, area Sic e futuro Parco. Molino, nel suo intervento, ha rimarcato pure l'importanza del prossimo pronunciamento del Tar (il 22 marzo è prevista l'udienza nel merito a Pescara) sulla questione in riferimento al ricorso presentato dal WWF contro il via libera alla realizzazione della centrale. A metà mattina il sindaco Lapenna aveva ribadito la sua posizione, in linea generale, sulle biomasse (già espressa nel convegno organizzato alla Multisala del Corso) ripetendo che in tutta Italia, specie al Nord, ci sono almeno mille impianti e che sulla vicenda è stata messa in atto una campagna informativa a suo dire eccessivamente allarmante. Mugugni e disapprovazione tra i banchi del pubblico e polemiche, in particolare, da parte dei comitati cittadini. Da Lapenna viene poi riproposta la necessità di un 'patto per il territorio', affinché si riesca a trovare una giusta sintesi tra realtà industriale e tutela dell'ambiente in un punto come Punta Penna dove, ha ribadito il sindaco, esistono a poca distanza una riserva naturale invidiata in tutta Italia ed un porto che dovrà rivestire un ruolo essenziale nell'ambito della cosiddette 'autostrade del mare'. Il sindaco stesso, nella discussione finale prima del voto in aula sui due odg della maggioranza, ha evidenziato, rivolgendosi al centrodestra, che l'autorizzazione alla centrale è stata data dalla Regione, a gestione centrodestra, augurandosi che i rappresentanti locali della coalizione esprimano a chi oggi ancora governa l'Ente le necessità della revisione alla stessa autorizzazione per la localizzazione a Punta Penna a ridosso di Punta Aderci della centrale a biomasse. Nei vari interventi dei rappresentanti della maggioranza è stato messo in rilievo il ruolo 'marginale' del Comune in un iter di autorizzazione alla fine completato dalla Regione Abruzzo (Comune che, al di là degli intenti del Consiglio comunale, è stato fatto notare dalle minoranze, mai si è espresso anche a livello di principio contro il 'disco verde' al progetto). Sui due documenti della maggioranza non sono mancati i distinguo: Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista si sono espressi contro sull'odg primo firmatario Molino. Marcello (Giustizia Sociale) ha contestato il metodo seguito da alcuni esponenti della maggioranza che hanno ribaltato l'orientamento che era scaturito da una riunione di ieri e si è astenuto sull'odg Molino, alla fine votato da 10 consiglieri (3 i contrari e 4 gli astenuti). Il secondo odg della maggioranza, primo firmatario Francesco Menna, ha fatto registrare 12 voti favorevoli, 1 contrario (Della Porta) e 3 astenuti. In entrambe queste votazioni non hanno partecipato al voto Sigismondi e Giangiacomo (Pdl) e Desiati e Bischia (Progetto per Vasto).
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