Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Territorio del Vastese come 'crocevia' del traffico di stupefacenti nel centro Italia

Le considerazioni del Procuratore Prete dopo la maxi operazione antidroga denominata 'Tramonto'

a cura della redazione
Condividi su:
Il territorio del Vastese quale "crocevia del traffico di stupefacenti nel centro Italia" e "preoccupante livello di criminalità raggiunto nell'area". Le considerazioni del Procuratore Capo della Repubblica, Francesco Prete, in merito alla maxi operazione antidroga, denominata 'Tramonto', che ha portato all'arresto di 63 persone (48 in carcere e 15 ai domiciliari), danno conto dell'importanza e della delicatezza delle attività di indagini messe in atto dalla Procura e dai Carabinieri. "L'attività di indagine - ha sottolineato Prete - è stata avviata in seguito ad una serie di attentati incendiari messi in atto all'inizio del 2011". Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, spiegate nel corso di una conferenza stampa nell'Aula Magna del Tribunale, alla presenza dello stesso Prete, del sostituto procuratore Giancarlo Ciani e dei rappresentanti dell'Arma colonnello Giuseppe Cavallari, responsabile del Comando provinciale di Chieti, Giuseppe Loschiavo, capitano della Compagnia di Vasto e Loredana Lenoci, tenente responsabile del Nucleo Operativo Radiomobile, c'erano tre gruppi di individui "che si erano spartiti il territorio - dice Prete -, dediti in maniera costante all'approvvigionamento di sostanze stupefacenti, provenienti soprattutto dall'area pugliese e campana". Una prima struttura era capeggiata dai coniugi Lorenzo Cozzolino-Italia Belsole, residenti a Gissi, operante nell'area del Vastese interno, della Val di Sangro e del Pescarese. Una seconda, facente capo alla famiglia Martusciello di Napoli, operava tra San Salvo e Vasto soprattutto. Una terza, con Pasquale Bevilacqua e Antonio Sacco al vertice, si occupava prevalentemente nell'area di San Salvo. Segnalati anche due recenti provvedimenti di arresto, eseguiti negli ultimi mesi, quello di un ex agente della Polizia Penitenziaria che trasportava 80 kg di hashish da Vasto in Lombardia ed un ultimo, nel giorno dell'Epifania, di giovane albanese 'beccato' in autostrada con oltre un kg di eroina nella sua auto. Un'organizzazione ben 'oleata' e ramificata, hanno rimarcato ancora nel corso della conferenza Prete, Ciani e Cavalllari, piuttosto radicata ed efficace. Nello sviluppo delle indagini, oltre ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono state utilizzate anche intercettazioni informatiche, con collegamenti alla rete web, appostamenti, pedinamenti ma anche osservazione con l'ausilio di videocamere posizionate in punti strategici ed anche scoperte e distrutte, in alcuni casi, dagli stessi sorvegliati. Nel corso delle varie operazioni sono stati coinvolti oltre 300 militari delle Compagnie Carabinieri provinciali di Chieti, Pescara, Teramo, Roma, Napoli, Campobasso, Foggia, Caserta e Ferrara, con l'utilizzo di 100 mezzi, unità cinofile ed il supporto, nell'ultima serie di arresti, di un elicottero del Nucleo dell'Arma di Falconara Marittima.
Condividi su:

Seguici su Facebook