Due giorni di "sciopero della benzina", per protestare contro i rincari senza sosta ed abnormi che si registrano, con continuità, sui prezzi dei carburanti.
Lo proclamano le associazioni dei consumatori aderenti a Casper (Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori). "Il 5 e il 6 gennaio prossimi i cittadini italiani sono invitati ad astenersi dal fare rifornimento di benzina e gasolio, come forma di protesta contro i continui aumenti delle accise decisi dagli ultimi due governi, e contro le speculazioni sui prezzi alla pompa che mantengono alti i listini nonostante il calo del petrolio”, afferma Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons.
E il Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, denuncia: “L’abnorme situazione dei carburanti in Italia determina non solo una stangata sul pieno di carburante, che sfiora i 200 euro annui ad automobilista, ma anche un effetto negativo sui prezzi al dettaglio dei beni trasportati su gomma. Effetto che potrà arrivare al +0,3% sul tasso di inflazione, con danni enormi per le tasche delle famiglie italiane”.
Per tale motivo le 4 associazioni hanno indetto uno “sciopero della benzina” che si terrà il 5 e il 6 gennaio 2012, chiedendo a sindacati, partiti politici e movimenti sul web di aderire. Annunciata anche la preparazione di una denuncia penale in relazione alle perduranti speculazioni sui prezzi di benzina e gasolio.