Una differenza complessiva di 89 alunni tra i 3.869 di Lanciano e Frisa ed i 3.780 di Vasto (dati del corrente anno scolastico riportati nella delibera della Provincia di Chieti sul dimensionamento) e "0questa piccola differenza non può certo giustificare l'ipotesi di attribuire 4 istituzioni scolastiche a Lanciano e solo 3 a Vasto".
E' quanto evidenzia, in una nota, Davide Desiati, segretario provinciale della Cisl Scuola di Chieti. "Lanciano (36.442) e Frisa (1.922) hanno un totale di 38.364 abitanti con 315 nati nell'anno 2010, mentre Vasto ha 39.811 abitanti con 397 nati nel 2010. Considerando che i dati del 2010 sono in linea con quelli degli ultimi anni, é chiaramente comprensibile come nell'arco di qualche anno la città avrà i numeri per sostenere 4 istituzioni scolastiche. La differenza tra le due città é piuttosto nel fatto che finora Lanciano conta 6 istituzioni scolastiche (pertanto ne perderebbe 2), mentre Vasto ne conta 4 (pertanto non ne perderebbe nessuna). La normativa vigente, ovvero costituzione istituti comprensivi (istituzioni scolastiche comprensive di scuola media, scuola primaria e dell'infanzia) con un minimo di 1.000 alunni, in realtà imporrebbe ad entrambe le città di dotarsi di sole 3 scuole, ma se eccezioni vanno fatte, in virtù del principio approvato dalla Regione Abruzzo, ma non previsto dalla legge, di considerare i 1.000 alunni come media e non per singola scuola, allora le due città hanno diritto di essere trattate allo stesso modo. Il Comune di Vasto, in data 23/12/2011 - aggiunge Desiati -, ha ricevuto un invito a formulare una proposta di riorganizzazione delle scuole del primo ciclo d'istruzione entro oggi 27/12/2011 sulla base di 3 istituzioni scolastiche. L'invito é stato fatto a seguito dell'incontro del Tavolo Tecnico Interistituzionale (Regione Abruzzo, Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo, le 4 province abruzzesi, organizzazioni sindacali della scuola) del 22/12/2011. Il Comune di Vasto, per strutturare tre o quattro istituzioni scolastiche con le sole scuole di Vasto, deve necessariamente smembrare le attuali scuole con inevitabili ripercussioni immediate sugli assetti del personale. Questa scelta é stata fatta ad esempio dal Comune di Chieti che ha riorganizzato il sistema scolastico sulla base di 4 istituti comprensivi ottenuti smembrando tutte le scuole della città ed assegnando ad ognuno degli istituti un numero di alunni che assicura stabilità per il futuro. Questa scelta richiede ovviamente un sacrificio immediato, ma assicura definitivamente stabilità al sistema".
L'orientamento della Cisl Scuola: "La Cisl Scuola ha preso atto dell'iniziativa degli insegnanti del 1° Circolo di Vasto che in un documento indirizzato alle istituzioni hanno chiesto di salvaguardare nel miglior modo possibile un ordine di scuola, un personale e soprattutto un'utenza già tartassati in questi anni da numerosi provvedimenti, anche se questo significasse creare due sole istituti comprensivi in città con la salvaguardia sostanziale dell'attuale organizzazione. La scelta di creare tre istituzioni scolastiche, di cui due istituti comprensivi ed una direzione didattica, é chiaramente contraria a quanto previsto dalla legge e non mette al riparo da ulteriori interventi di dimensionamento nei prossimi due anni, con ulteriori sacrifici per personale ed utenza. Inoltre al circolo didattico non verrebbe assicurata una dirigenza scolastica e sarebbe assegnata alla reggenza di un dirigente scolastico di altra istituzione. La Cisl Scuola, a tutela dei diritti del personale docente ed Ata, chiede comunque che, così come é stato fatto a Lanciano (con piano pienamente approvato dalla Regione e non contestato dalle parti sociali), nel dimensionamento vengano coinvolte tutte le istituzioni scolastiche cercando di salvaguardare le attuali identità . In questo modo tra l'altro, a fronte dell'inevitabilità della perdita di alcuni posti di lavoro Ata richiesta dalla legge, i lavoratori saranno individuati nel complesso del personale scolastico e gli eventuali perdenti posto in questo modo saranno gli ultimi delle graduatorie uniche stilate a livello cittadino".