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Contrarietà alla centrale a biomasse a Punta Penna, il fronte si allarga

Sei consiglieri di minoranza chiedono la discussione nell'assise civica, l'IdV passa ai manifesti

a cura della redazione
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Dopo l'azione dei comitati cittadini si scuote pure la politica. Della questione della realizzazione della centrale a biomasse si tornerà a parlare, ufficialmente, anche in Consiglio comunale. Sei rappresentanti delle minoranze - i consiglieri Mario Della Porta (Vasto Giovani), Davide D'Alessandro (Alleanza per Vasto), Massimo Desiati e Andrea Bischia (Progetto per Vasto), Francesco Paolo D'Adamo (Vasto Futura) e Guido Giangiacomo (Popolo della Libertà) hanno protocollato la richiesta di convocazione e depositato anche uno schema di mozione in cui - vi si legge - "il Consiglio comunale impegna sindaco e giunta a promuovere la revoca della autorizzazione concessa dalla Regione alla 'Istonia Energy Cinque' per la costruzione nella zona industriale di Punta Penna della centrale termoelettrica, ad assumere provvedimenti per impedire l'inizio dei lavori, ad individuare altra area industriale idonea alle centrali". La sezione cittadina dell'Italia dei Valori, intanto, con il partito che in documento di qualche settimana fa redatto unitamente a Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista, aveva manifestato il proprio dissenso al progetto di insediamento del sito nell'area industriale di Punta Penna, ha realizzato una serie di manifesti, affissi in città, attraverso i quali si ribadisce il 'no' del partito alle biomasse a Punta Penna.
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